mercoledì 18 novembre 2020

TORREFAZIONI E DINTORNI: IL CAFFE’ GUGLIELMO IN CALABRIA

 



 

 

Milano, 18 Novembre 2020- Nella visita gustosa fatta da parte di Borghi d’Europa da Sbunda, locale del gusto calabrese a Milano, dove è un must crearsi un panino gourmet attingendo a diverse prelibatezze calabresi, non poteva mancare il caffè per il dopo pasto, ed ecco Caffè Guglielmo, ottima realtà che esiste a Catanzaro dal 1943 per volere di Guglielmo Papaleo.

Oggi, in uno stabilimento posto sulla costa ionica nei pressi di Catanzaro, arrivano differenti tipologie di caffè da varie aree vocate del mondo, come Brasile e Vietnam, che vengono sapientemente lavorati coniugando innovazione ed artigianalità, per far risaltare poi il caffè nella tazzina.

Caffè Guglielmo è attivo commercialmente sia nel domestico che nel settore Horeca, proponendo sei diverse linee di caffè, macinato e in grani: 5 Stelle, Espresso Classico, Espresso Oro, Extra Bar, Caffetteria e la lattina Silver, cui si aggiungono quelle relative al Decaffeinato, al Biologico e al Caffè in Capsule.

Borghi d’Europa ha inserito Caffè Guglielmo nel suo progetto di comunicazione “Le Vie del Caffè”, dove naturalmente verranno raccontate altre realtà d’eccellenza come questa.

martedì 3 novembre 2020

SBUNDA, SAPORI CALABRESI AUTENTICI A MILANO

 






Una  Paninoteca che è un piccolo angolo di Calabria gustosa


Milano, 23 Ottobre 2020- Un piccolo angolo di Calabria, con tutti i suoi eccezionali sapori, si trova a Milano in Piazzale Baiamonti, ed è stato visitato dalla Redazione Borghi d’Europa, impegnata ad inserire dei locali tipici nel progetto d’informazione della Iai (Iniziativa Adriatico Ionica): parliamo di Sbunda, panini di Calabria al 100%.

Qui i panini hanno un valore assolutamente tipico e gourmet e la clientela ha la possibilità di crearsi il panino, attingendo a diversi prodotti ed ingredienti calabresi d’alta qualità come la sopressata, la celebre nduja, il filetto di maiale, il capicollo, poi formaggi come la provola affumicata, il butirro e il caprino, oltre a verdure come la cicoria, le olive schiacciate e le melanzane grigliate e salse succulente come quella al basilico, quella ai pomodori secchi e quella ai carciofi.

Inoltre, si può anche scegliere tra prelibate farciture come la parmigiana di melanzane, le polpette al sugo e il soffritto di maiale. Anche le bibite sono tutte made in Calabria: da Sbunda si possono trovare vini come il Cirò e il Magliocco, birre artigianali di ben 5 diversi birrifici (Birra Kalabra, Gladium, Fridda Khala, Angel’s Beer e Limen) e bevande tipiche come il nettare di Bergamotto amaro, la spremuta di Bergamotto, o quella d’arancia Bio.

Il locale è piccolo e molto ben curato, quando si entra si respira subito la Calabria e si può decidere di consumare sul posto oppure da asporto.

Sbunda ha aperto i battenti a Milano a marzo 2019, grazie alla passione profusa dai 2 soci Giampaolo Cardamone e Marco Rizzitano, ragazzi con il lodevole intento di far conoscere il ricco patrimonio gastronomico della Calabria a Milano e nell’intero Belpaese: una mission che è musica per le orecchie dei giornalisti di Borghi d’Europa, specialmente in un periodo difficile come questo a causa del temibile virus Covid-19.  

domenica 4 ottobre 2020

La finanza sostenibile a Borghi d'Europa: la relazione di Laura Panizutti

 

Per i non addetti ai lavori, di solito “finanza”

significa solo una cosa: profitti a tutti i costi –

così Laura Panizutti, Consulente Finanziario di

Conegliano, da anni partner d'informazione

delle iniziative di Borghi d'Europa, inizia il suo

intervento - In realtà- continua Panizutti-, vi è

anche molto altro. Nel corso del progetto L'Europa

delle Scienze e della Cultura parleremo

di finanza sostenibile, una realtà

che fino a poco più di un decennio

fa era sconosciuta o quasi,

ma che ormai è una realtà nota

e consolidata. Un approccio capace

di cambiare di migliorare il

mondo, spostando le risorse verso

le attività responsabili nei confronti

del Pianeta e delle persone. In

un’ottica di lungo periodo (non

esistono scorciatoie e denaro facile)

la finanza sostenibile deve

porsi l'obiettivo di creare valore

indirizzando i capitali verso attività che non solo

generino plusvalenze, ma siano al contempo

utili alla società e non siano a carico del sistema

ambientale, così da promuovere uno sviluppo

autenticamente sostenibile sotto il profilo

economico, sociale ed ecologico.

Oggi, più’ di ieri, per lo stesso risparmiatore,

avere la possibilità’ di finanziare iniziative sociali

garantendosi un’attenta selezione dell’investimento,

è qualcosa di importante che lo rende

moralmente responsabile e attento al risvolto

sociale che possono avere le stesse sue azioni.

Quando gli garantiamo un’attenta selezione

degli investimenti, intendiamo l’inserimento in

un portafoglio, di titoli rappresentativi di aziende

con precisi requisiti, tra i quali il rispetto dei

diritti umani, dell’ambiente, l’assenza di coinvolgimento

nei giochi d’azzardo, la produzione

di armi, materiale pornografico ecc ecc. Certo

ad un’analisi finanziaria si affianca anche un’analisi

etica dell’investimento e questo potrebbe

costare di più! In realtà’ non è proprio cosi’: la

presenza di criteri di selezione etici non incrementano

i costi diretti per gli investitori, anzi

in molti casi queste spese vengono ridotte in

modo significativo.

Credo davvero si debba superare, anche

nell’ambito finanziario (per molti “ arido”), la logica

della massimizzazione del profitto, ponendo

invece più attenzione ai valori.

Infatti, come si legge in Lifegate20, (una società

benefit, considerata il punto di riferimento

della sostenibilità, che conta su una community

di oltre 5 milioni di persone interessate e

appassionate ai temi legati alla sostenibilità).

...con la crescita dell’interesse per la finanza

sostenibile, e del volume di asset gestiti, si moltiplicano

anche i prodotti finanziari sul mercato.

Tutti, però, si possono ricondurre a un fil

rouge ben preciso: integrano l’

Oggi, più’ di ieri, per lo stesso risparmiatore,

avere la possibilità’ di finanziare iniziative sociali

moralmente responsabile e attento al risvolto

sociale che possono avere le stesse sue azioni.

Quando gli garantiamo un’attenta selezione

degli investimenti, intendiamo l’inserimento in

un portafoglio, di titoli rappresentativi di aziende

con precisi requisiti, tra i quali il rispetto dei

diritti umani, dell’ambiente, l’assenza di coinvolgimento

nei giochi d’azzardo, la produzione

di armi, materiale pornografico ecc ecc. Certo

ad un’analisi finanziaria si affianca anche un’analisi

etica dell’investimento e questo potrebbe

costare di più! In realtà’ non è proprio cosi’: la

presenza di criteri di selezione etici non incrementano

i costi diretti per gli investitori, anzi

in molti casi queste spese vengono ridotte in

modo significativo.

Credo davvero si debba superare, anche

nell’ambito finanziario (per molti “ arido”), la logica

della massimizzazione del profitto, ponendo

invece più attenzione ai valori.

Infatti, come si legge in Lifegate20, (una società

benefit, considerata il punto di riferimento

della sostenibilità, che conta su una community

di oltre 5 milioni di persone interessate e

appassionate ai temi legati alla sostenibilità).

...con la crescita dell’interesse per la finanza

sostenibile, e del volume di asset gestiti, si moltiplicano

anche i prodotti finanziari sul mercato.

Tutti, però, si possono ricondurre a un fil

rouge ben preciso: integrano l’analisi dei dati

finanziari con quella dei fattori

ambientali, sociali e di buon governo

(in gergo ESG, dall’inglese

environment, society e governance).

Ambiente significa valutare

le scelte legate all’energia, l’impegno

contro il cambiamento

climatico e l’uso (ponderato o

meno) delle risorse naturali. Sul

versante della società entrano

in gioco le condizioni di lavoro

dei dipendenti e i rapporti con

la comunità locale e il territorio.

Un’azienda che ha una buona governance, è

trasparente ed equa in tutte le sue scelte, dalle

retribuzioni ai legami con la politica.”

Abituati come siamo a parlare o sentir parlare

di beneficenza o filantropia, forse non ci

siamo accorti che si è fatta strada una nuova

realtà: quella dell'impact investing.“ Si tratta osserva

Laura Panizutti-, di qualcosa di molto

diverso dalla filantropia: non donazioni a fondo

perduto ma investimenti veri e propri, che in futuro

dovranno portare un guadagno con tassi

che possono essere inferiori o superiori a quelli

di mercato. Tutto questo ottenendo un impatto

positivo sul Pianeta e sulla società. A partire

da novembre 2016, il primo fondo a impatto ha

fatto il suo ingresso anche alla Borsa italiana.”

La sfida non è certamente semplice, ma i

dati sono incoraggianti. Uno studio del GIIN

(Global Impact Investing Network) ha interpellato

209 investitori attivi nell’impact investing,

scoprendo che nel 98 per cento dei casi gli

investimenti hanno raggiunto o superato le

aspettative in termini di impatto sociale e ambientale.

Il 91 per cento degli intervistati dice

lo stesso per quanto riguarda le performance

finanziarie.

Quando si parla di etica e sostenibilità –

continua Laura Panzirutti - bisogna scontrarsi

con alcuni pregiudizi che sembrano davvero

duri a morire. Il più radicato è senza dubbio

quello per cui fare il bene del Pianeta sia un

sacrificio. Nulla di più sbagliato, nemmeno nel

mondo della finanza e sono i dati a dimostrarlo.

Analizzando oltre 2 mila studi accademici

condotti dagli anni Settanta in poi, si è visto che

il 90 per cento delle ricerche riscontra una relazione

non negativa” tra l’attenzione ai criteri

Esg e le performance finanziarie di un’impresa;

anzi, nella maggior parte dei casi le aziende

più responsabili sono anche quelle più solide

nel lungo periodo.

Ma quali sono i volumi della finanza sostenibile?

Ci dà una risposta la stessa Eurosif, che

ogni anno pubblica un approfondito studio sugli

investimenti sostenibili in Europa. “Dall’ultima

edizione, pubblicata a novembre 2016, si scopre

che nel nostro Continente il mercato degli

investimenti sostenibili e responsabili ha fatto

un balzo in avanti del 25 per cento tra il 2013

e il 2015. La finanza sostenibile non è più solo

materia per banche e assicurazioni, se è vero

che gli investitori retail (vale a dire le persone fisiche)

sono sempre più protagonisti, passando

dal 3,40 per cento al 22 per cento degli asset

gestiti”.

Gli investimenti basati sul rispetto di norme

e standard internazionali sono i secondi della

lista con più di 5 mila miliardi di euro, seguiti

dall’engagement (cresciuto del 30 per cento in

due anni) e dall’integrazione delle istanze ESG

(oltre 2.600 miliardi di euro). A chiudere la lista,

delle più stimolanti offerte.

Accanto a questi eventi speciali, rimane

gli approcci più innovativi e complessi: best in

class (493 miliardi), investimenti tematici (145

miliardi) e impact investing, con più di 98 miliardi

di euro. Degli investimenti a impatto, però,

stupisce la rapidissima crescita: solo nel 2011

erano fermi a 8,75 miliardi di euro e nel 2013

a 20 miliardi. Ciò significa che in soli due anni

sono cresciuti del 385 per cento.” (fonte: Lifegate20).









sabato 3 ottobre 2020

Il programma 2020/2021 presentato da Borghi d’Europa alla Locanda Orologio di Brazzano di Cormons


Il programma 2020/2021 presentato da Borghi d'Europa alla Locanda Orologio di Brazzano di Cormons

La presentazione del progetto 2020/ 2021 ‘L’Europa delle scienze e della cultura’ si è tenuta nelle giornate che Borghi d’Europa ha organizzato in occasione di ESOF2020 a Trieste e Cormons.

Un incontro a convivio presso la Locanda Orologio a Brazzano, degna cornice di un programma che prevede il definitivo completamento dei 10 Percorsi Internazionali presentati nella sede del Parlamento Europeo di Milano nell’aprile del 2029.

Nel mentre l’equipe di cucina dell’Orologio esprimeva il massimo in termini di creatività e fantasia, i vini dell’azienda agricola Marinig di Prepotto, dell’azienda agricola Blazic

di Cormons e dell’azienda agricola Korsic di San Floriano del Collio, hanno accompagnato il menù della serata.

“L’eleganza del locale, il cibo, i vini ed il sorriso del personale fanno della Locanda Orologio un luogo rilassante e piacevole dove poter soggiornare e pranzare. La Locanda Orologio rivisita i prodotti della tradizione unendoli a quelli del territorio.

Otto camere, finemente arredate, permettono di trascorrere brevi o lunghi periodi immersi nel fascino del Collio Friulano, famoso per il buon vino e per la sua cucina.

L’angolo della bottega, permette di acquistare vini dei produttori locali, così da potersi portare a casa un piccolo ricordo del Friuli.”
La storia
L’Unione Europea dichiarò il 2018 Anno europeo del Patrimonio Culturale, chiamando gli Stati Membri a realizzare attività ed iniziative volte a valorizzare il patrimonio e a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini.

Borghi d’Europa partecipò all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale sviluppando una iniziativa di informazione che individuava ben 40 borghi e 40 beni culturali poco conosciuti.

Il viaggio si concluse con un dossier di oltre 2000 servizi informativi multimediali.

Nell’aprile del 2019, Borghi d’Europa presentava a Milano, nella sede del Parlamento Europeo,la naturale prosecuzione del progetto : la creazione di dieci Percorsi Internazionali sui temi ‘unificanti’ del dossier.

A distanza di circa un anno e mezzo dalla sua conclusioone, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha ritenuto necessario valutare quale sia stato l’effetto di questa iniziativa,

stipulando un accordo di ricerca con la Fondazione Scuola Beni e Attività culturali.Lo studio affidato all’Associazione per l’Economia della Cultura, ha la finalità di offrire un repertorio sostematico di evidenze sull’impatto promosso dalle attività che hanno ricevuto il marchio dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

Fra le 60 realtà coinvolte nella ricerca, vi è anche Borghi d’Europa.

Contemporanemente Borghi d’Europa sviluppa i Percorsi Internazionali nell’ambito del progetto ‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’, Patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica) e di ESOF2020 Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della Scienza, nel biennio 2020-2021.

Borghi d’Europa ha deciso dunque di inserire i 40 borghi dell’Anno del Patrimonio Culturale Europeo, nel percorso d’informazione de L’Europa delle Scienze e della Cultura.
EUROSOSTENIBILITA’
Borghi d’Europa ha realizzato a Trieste e Cormons, due incontri in occasione di ESOF2020, sul tema della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

Nel corso dell’incontro tenutosi al Porto Vecchio di Trieste, nel Quartier Generale di ESOF2020, il prof. Fantoni,Champion dell’iniziativa, ha affermato che “…una straordinaria eredità di ESOF2020 per Trieste è creare un istituto sulla sostenibilità basato anche sulle idee ascoltate in questi giorni in grado di valorizzare le competenze scientifiche e tecnologiche del territorio, di Trieste Città Europea della Scienza.”

La proposta è stata ribadita nel corso della conferenza stampa di chiusura, alla presenza del Presidente del Consiglio.
Borghi d’Europa ha deciso di far propria questa idea, dando vita immediatamente ad EUROSOSTENIBILITA’, Iniziativa internazionale di informazione e comunicazione sulla sostenibilità.

“ Esprimiamo una continuità concreta del progetto ‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’ sul terreno più congeniale a Borghi d’Europa, che è e rimane soprattutto una rete di informazione”.

L’iniziativa verrà presentata in diverse situazioni : a Trieste, in Calabria ( le Terre del Sud nel progetto L’Europa delle scienze e della cultura) e a Roma.

I primi obiettivi : la costruzione di Rete100 (grazie alla collaborazione con la rete Azzurro Blog), la realizzazione di incontri nei Territori del progetto, sul tema della sostenibilità nella filieraagroalimentare e il rilancio di Milano,Vetrina del Gusto.


Massimo de Belli invitato alle manifestazioni patrocinate da ESOF2020

 





I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno chiesto allo chef del Castello

Formentini,Massimo de Belli, di intervenire sui temi della sostenibilità in cucina, al

giornale orale che si terrà il 28 agosto, presso l'Enoteca di Cormons, in occasione di ESOF2020,

Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della Scienza (che patrocina il progetto

L'Europa delle Scienze e della Cultura con la IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).


De Belli era stato intervistato nel corso dello stage di informazione che Borghi d'Europa

aveva realizzato con l'Associazione Vinoteka Colli di San Floriano.

In questo contesto aveva raccontato la nuova apertura dell'Antico Caffè Trieste Enoteca dell'Impero

in quel di Gorizia.

“ Enoteca dell’Impero è un brand di promozione territoriale al servizio di cultura, sapori e tradizioni del Collio, della Brda e dell’area dell’ex impero austroungarico, che proprio con questa formula si pone alla guida del rilancio dell’Antico Caffè Trieste.”


Una bella avventura, di questi tempi, ma carattere professionalità e cultura non difettano di certo

a Massimo, come si è potuto evincere dalla vivace intervista multimediale, destinata ad una

puntata della trasmissione Borghi d'Europa (Sky,la9Italia,web).


“Vogliamo unire il concetto di tapas catalane ai prodotti del territorio goriziano, da abbinare ai calici dell’Enoteca dell’Impero e ai kriegel “made in Gorizia” del birrificio artigianale Antica Contea. “


Lo speciale caffè è selezionato con particolare attenzione. Vengono proposte solo le migliori miscele, tostate seguendo specifici e originali parametri. Viene preparato con l'originale macchina a braccio che permette di gustarne al meglio l'essenza e gli aromi.

Ottime le brioches artigianali.


Ma poi dalla colazione potrete volare con il Ristorante Pizzeria Gourmet alla scoperta di un mondo

di golosità inedite ….

Ma tutto questo lo racconteremo in una prossima puntata!

 

 

martedì 28 luglio 2020

ESOF2020 e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura presentati a Milano da Borghi d'Europa



A Milano l’Associazione di giornalisti della rete Borghi d'Europa  ha recentemente organizzato, nel quadro delle iniziative di informazione di “Milano, vetrina del Gusto”,la presentazione di ESOF2020,Euroscience Open Forum -Trieste Città Europea della scienza e di IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica).
ESOF2020, EuroScience Open Forum è la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. Creato nel 2004 dall’associazione no-profit EuroScience, il forum ogni due anni offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori, politici, imprenditori, operatori della comunicazione e cittadini.
Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 e ospiterà la nona edizione di ESOF.- EuroScience Open Forum - ESOF2020 Trieste, che si svolgerà dal 2 al 6 settembre con una missione rinnovata. Se prima della pandemia l’evento rappresentava uno dei principali spazi di confronto multidisciplinare a livello europeo sui cambiamenti della scienza e della tecnologia e sul loro ruolo nella società, gli ultimi mesi di ansie e incertezze generalizzate hanno aggiunto motivazioni forse ancora più profonde. “Nel Porto Vecchio di Trieste ci saranno necessariamente meno relatori fisicamente presenti, molti si collegheranno da remoto”, afferma Stefano Fantoni, Champion dell’iniziativa, “ma più delle difficoltà organizzative ha prevalso l’urgenza del confronto di fronte a tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Mai come in questo momento la comunità scientifica globale”, continua Fantoni, “deve dimostrare di essere all’altezza delle sfide che ci aspettano, a partire dalla ricerca di nuove modalità per continuare a far circolare le idee. La pandemia ha svelato in modo eclatante anche la rilevanza di una condotta etica solida nella diffusione dei risultati della ricerca e quanto lavoro vada fatto per migliorare il dialogo fra scienza e politica, fra esperti e media. ESOF è un evento pensato fin dalle sue origini proprio per favorire questo tipo di confronti”.
Tenere ESOF2020 subito dopo la riapertura dell’Europa post-Covid è essenziale per discutere tempestivamente del ruolo della ricerca scientifica, dell’expertise e della comunicazione in questo contesto che non ha precedenti” afferma Michael Matlosz, Presidente di EuroScience. “Il nuovo format ibrido adottato per l’evento offre l’opportunità a tutti i professionisti della scienza e ai diversi stakeholder di partecipare attivamente al dibattito, di persona o virtualmente.”

Ma l'incontro di Milano è servito anche a presentare il programma 2021 del progetto IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica, che ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della Dichiarazione di Anconasulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea. Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina.
I settori di attività IAI sono gli stessi su cui insiste la Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), una delle quattro strategia macro-regionali lanciate dall’Unione Europea nel 2014 (insieme alle strategie per la regione alpina, per la regione danubiana e per la regione baltica) e strutturata attorno a quattro pilastri: crescita blu; connettività; sostenibilità ambientale e qualità dell’ambiente; turismo sostenibile.
Nell’ambito del proprio Progetto “Progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura”, Borghi d’Europa ha così organizzato la propria partecipazione a questi importanti eventi internazionali:
28 Agosto presso l’ Enoteca di Cormons : incontro sui temi:  “Sostenibilità e Ricerca scientifica nella filiera agroalimentare” e 27 Ago a Trieste, presso Headquarters Esof2020sulle tematiche: “Sostenibilità e Ricerca scientifica nelle attività produttive”, in cui si affronteranno specificamente i temi riguardanti la sostenibilità nell’ambito finanziario, energetico e dell’acquacultura.

giovedì 16 luglio 2020

Franco Toros, la sua famiglia, i suoi vini del Collio a Borghi d'Europa.....



La rete internazionale Borghi d'Europa sviluppa il progetto 'Cormons, Terra della Sostenibilità',nel più ampio percorso de 'L'Europa delle scienze e della cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa
Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica) e da ESOF2020,Trieste Città Europea della Scienza.

Nel viaggio che giornalisti e comunicatori hanno fatto nel settore del vino, vi è stato l'incontro con
Franco Toros, viticoltore che, lasciatecelo dire con le parole di molti suoi Colleghi, rappresenta un
punto di eccellenza indiscutibile nel panorama enoico del Collio.
“ Non si tratta – commenta Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, di attribuire cappelli o
bicchieri o di fare le solite tirate a pagamento sulle aziende : ma di dire pane al pane e vino al vino !”
“Uomo dal temperamento schivo ama il silenzio e la compagnia della vigna, aggirandosi sempre tra i filari per prendersi costantemente cura di loro”.
Era stato il bisnonno di Franco,Edoardo, agli inizi del '900 a piantare le proprie radici a Novali,nel cuore del collio friulano : “...appena giunto in questa terra, con lungimiranza, seppe capire le sue vere potenzialità, e iniziò a lavorarla in un epoca in cui le famiglie contadine coltivavano un po' di tutto.”
L'arte del vino e della vigna gli è stata poi tramandata da papà Mario che, assieme allo zio Edoardo, imparò ad amare questi luoghi cesellando i vini con il sapere di antiche generazioni.
Il valore e l'importanza della famiglia sono un altro dei baluardi dell'azienda : “...la moglie Rosanna, cuore della famiglia (si sa che sono le donne a portare i pantaloni....); le ultime arrivate Eva, Cristina ed Erika, figlie di Franco e future cesellatrici dei suo vini; e lo zio Renato (ottimo norcino!), sempre pronto a dare una mano al fratello Franco. “

La stalla antica è stata trasformata in cantina e oggi, a ricordo di quei lontani periodi e delle fatiche degli antenati , resta un vecchio pozzo, dal quale è ancora possibile attingere acqua. Il tocco finale è stato dato da Franco, che ha voluto creare un angolo dove collocare le botticelle, per far riposare il vino al riparo dagli sbalzi della temperatura, scavandolo nel profondo delle colline di Novali.

“ Quel che mi ha colpito – commenta Bruno Sganga, giornalista eno-gastronomo, già coordinatore
delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli-, nel corso dell'intervista multimediale presso l'Enoteca
di Cormons, è la forte determinazione e l'infinita passione di Franco per il suo lavoro : non ci sono
tentennamenti, vi è spazio solo per i vini d'eccellenza, senza se e senza ma”.

Ci sovviene il 'camminare la terra' di veronelliana memoria : “Dov'è Franco?” la risposta sarà sempre la stessa: “E' in vigna..... “

Il tempo vola e le interviste diventano un racconto nella Storia.
Oggi volevamo capire il personaggio.
Lui, ci è riuscito.A farsi capire, con autorevolezza!

Il prossimo appuntamento lo dedicheremo ai vini.
Tutto promette bene......

lunedì 6 aprile 2020

L'Antico Broilo : Prepotto per Eurovinum, il Paesaggio della Vite e del Vino



La prima settimana inizia in aprile e prevede, all'interno del Percorso Internazionale EUROVINUM, il Paesaggio della vite e del vino, la presentazione di Prepotto, terra dello Schioppettino.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato le cantine, hanno
degustato il vino rosso che tanto piaceva a Luigi Veronelli, hanno instaurato buoni
rapporti con l'Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, che ha appena eletto
il nuovo Presidente, il giovane Mattia Bianchini.
E' nato così un percorso di informazione, con l'obiettivo di comunicare in contesti
'altri' i valori e la qualità di un territorio benedetto : la presentazione a Milano,Vetrina
del Gusto ; l'incontro a Prepotto di Millanta, l'iniziativa sulle tracce di Luigi Veronelli;
gli interventi ad ESOF2020 Euroscience Open Forum,Trieste Capitale europea della Scienza,
sui temi della sostenibilità ; la presenza in diversi appuntamenti internazionali che
Borghi d'Eyropa realizza nel corso del 2020.
La scelta delle aziende è stata fatta dai giornalisti, dopo un viaggio del gusto durato per oltre
due mesi.
 
La conoscenza di Massimo, dell'azienda agricola Antico Broilo è avvenuta alla antica
Trattoria Ferreghini, in quel di Dolegna del Collio.
Subito i viaggiatori del gusto hanno voluto degustare , con la cucina di carne di Roberto, lo
schioppettino di casa.
100% uve di Schioppettino, da vecchi cloni presenti in azienda, con fermentazione spontanea
con lieviti indigeni e 24 mesi in barrique- ci siega Massimo”-,L’ ANTICO BROILO ha sempre creduto sulle potenzialità di questo grandissimo rosso, lo Schioppettino, così netto è stato il tragitto che già da anni ha seguito solo la qualità. I vitigni da noi coltivati, non sono i comuni che vengono trovati ovunque ma, le tradizioni e il materiale genetico presente in azienda hanno fatto si che vengano selezionati soltanto i ceppi piu vecchi ottenendo così delle selezioni massali con caratteristiche praticamente uniche. Poche gemme per ceppo e l’equilibrato diradamento dei grappoli è il segreto della produzione di 40-50 quintali per ettaro, niente chimica in vigna come diserbo, ma puro lavoro manuale per eliminare le infestanti e garantire la piccola fauna di coesistere assieme alla pianta. La Raccolta dell’ uva viene eseguita da sapiente mani. Schioppettino di Prepotto? …beh, che dire… sarà la nuova denominazione del classico Schioppettino che se ottenuto e prodotto a Prepotto, potrà vantarsi di tale denominazione. Tutti i produttori sono ben intenzionati a portare avanti questo grande crù dando il massimo per rispettare il rigido disciplinare e garantire il rispetto delle tradizioni. Territorio, ecco, solo territorio e tanta passione nella nuova sottozona Prepotto.”
 
Un'azienda familiare, che coltiva sei ettari, seguendo una filosofia precisa.
 
" Il Vignaiolo- racconta Massimo-, è una delle figure centrali del vino contemporaneo. La sua esistenza è essenziale per assicurare al consumatore un vino che abbia un forte attaccamento al territorio. Il Vignaiolo coltiva la propria uva e quindi l'origine del suo vino è certificata dalle fatiche compiute in vigna e in cantina dal vigneron.

  • Tutto parte dalla campagna, da sempre abbiamo creduto alla produzione di un prodotto come una volta, ossia mantenedno le tradizioni di un tempo per non perdere tipicità e non buttare via i numerosi sacrifici che i nostri avi hanno tramandato in noi. Seguiamo molto la parte qualitativa della vite, rispettando i carichi di uva per ceppo. Siamo ad agricoltura ecocompatibile e biologica da sempre, agiamo nel rispetto del ecosistema usando solo rame e zolfo, ma ci stiamo preparando ad usare nuovi agenti prodotti con alghe e derivati non prodotti di sintesi.
  • Le vendemmie sono gestite solo da sapiente mani, dove noi seguiamo passo passo l’arrivo dell’uva in cantina, spiegando già in principio ai vendemmiatori le nostre esigenze qualitative. La cantina è la culla dei nostri vini dove dopo essere posti in barrique riposano per un periodo di 2 anni minimo.
Solo il tempo farà capire al consumatore le potenzialità del vino che abbiamo racchiuso nelle bottiglie rispettando le singole sfumature che le annate ci trasmettono.

La Vista
Profumo di terra, di buono, di territorio…sono questi i profumi di Prepotto.La vista e l 'olfatto è quel compromesso che, una volta entrati nella terra di Prepotto, ci aiuta ad individuare ciò che con il naso e con gli occhi ci coinvolge in questo Terroir.Prepotto è un piccolo paese immerso ed inserito nel verde dove il clima e la natura aiuta a preservare le spezie e le tipicità nel terreno, atto alla valorizzazione di questo Vitigno Storico ed Autoctono, lo Schioppettino.Dal 2008, dopo anni di duro lavoro grazie all Associazione Produttori di Schioppettino ha finalmente ottenuto per lo Stesso vitigno la denominazione di Crù o meglio Prepotto.Facendo cosi si è potuto unire la storicità del Vitigno con la bellezza e la peculiarità delle terre dove lui è nato. Pochi e piccoli produttori uniti con spirito.
L’ Olfatto
Dopo avervi accolto nel Territorio, facendovi chiudere gli occhi vi resterebbe l' Olfatto …profumi veri, genuini, di terra, spezie e profumi che cerchiamo di tramandare giorno dopo giorno e stagione dopo stagione, perche come ben sapete la bellezza di un vino è la Diversità, ogni vino ogni uva ed ogni territorio ha profumi suoi. Il nostro più bel compito è quello di preservare questi caratteri, renderli unici e tangibili, solo con passione e costanza. Tutte le nostre lavorazione sono nel rispetto del consumatore, usando bassi dosi di SO2, ottenendo così vini assai caratteristici e che esprimono tipicità senza snaturare il territorio. "
 

sabato 15 febbraio 2020

San Marino nella IAI (Iniziativa Adriatico Jonica) - Il percorso di informazione di Borghi d'Europa



 





La rete internazionale Borghi d'Europa promuove il progetto di informazione 'L'Europa della Cultura e della Scienza', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo
per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.
Borghi d'Europa stà sviluppando un piano di incontri ed interviste con i Senior Officials di Iniziativa Adriatico Jonica.
Nelle prossime settimane è stato chiesto l'incontro con il Dipartimento Affari Esteri della Repubblica di San Marino, che è entrato a far parte del Forum nel 2019.

“Riferendosi agli obiettivi e ai principi che muovono l'attività del Forum e alle motivazioni che sottendono alla scelta dell'adesione,il Segretario di Stato agli Affari Esteri Nicola Renzi ha riferito all'Assemblea come San Marino "attribuisca molta importanza ai principi della cooperazione, allo scambio di buone pratiche e ai progetti che promuovono la cooperazione interregionale", specificamente quelli nel settore dei trasporti e dell'energia, della cultura e del turismo sostenibile. San Marino -ha continuato- ritiene che l'appartenenza a una determinata area geografica, a una storia e a una cultura condivise rappresenti un plusvalore, perché significa riconoscere le comuni prospettive dell'integrazione e allearsi per la risoluzione delle sfide quotidiane, nazionali o sovranazionali che siano.”
 
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