giovedì 26 dicembre 2019

I vini di Riccardo Caliari (Spolert) da Prepotto all'Europa




Riccardo Calliari- racconta Gianfranco Leonardi, direttore di Degusta Magazine-, di “Spolert” di Prepotto UD: un ingegnere prestato all’enologia e con successo! Dopo avere fatto esperienza in quel di Montalcino, con il vino Brunello, l’ingegnere si è spostato in Friuli alla ricerca di una zona da rivalorizzare. E ci è riuscito: ha trovato la zona – la collina di Prepotto – e l’ha rivalorizzata – producendo mono varietali autoctoni friulani: Friulano, Schioppettino (o anche Ribolla Nera) e Ribolla Gialla – vini che si possono acquistare in zona di produzione e on line sull’e-commerce “spolert.it”.”
I circa 8 ettari di terreno sono tutti nel comune di Prepotto, storico borgo incastonato tra il Parco Naturale delle Prealpi Giulie e la riviera dell’Alto Adriatico, rappresenta un’importante area vitivinicola ed è parte della denominazione Friuli Colli Orientali DOC.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno invitato l'azienda a proporre
i propri vini alla presentazione del progetto 'L'Europa delle Scienze e della Cultura'
patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica- Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che si sviluppa per tutto il
2020 in oltre dieci Paesi europei.
Un vivace filò presso l'Ombreria di Mignagola di Carbonera ha messo a confronto
il mondo dell'informazione con il mondo del vino, per la presentazione del Percorso
Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della Vite e del Vino.
Riccardi Caliari ha fatto degustare il friulano

Vendemmia: a mano in cassetta, fatta in diverse fasi nella prima decade di settembre.
Vinificazione: il 70 % dell’uva viene raffreddata e sofficemente pressata ed il 30% fa l’alzata di cappello. Il mosto decantato staticamente a freddo e fermentato in cemento a temperatura controllata (una parte fa anche macerazione sulle bucce per alcune ore).
Affinamento: 10 mesi in vasche di cemento a temperatura controllata.
Caratteristiche organolettiche: colore giallo paglierino, al naso fruttato, floreale e minerale. In bocca fresco e di corpo. Ha sentori tipico sentore di mandorla amara, salvia, pera, mela.
Consigli e abbinamenti: servire a 10-12°C ottimo in abbinamento con il famoso prosciutto San Daniele, con il salame e con gli insaccati in genere. Forma il binomio perfetto in abbinamento con pietanze di pesce, formaggi freschi, crostacei, contorni di funghi, guarnizioni al tartufo, primi piatti cotti al forno, frittate.”

In un'altra giornata Spolert ha proposto nella serata dedicata a La Via dei Norcini presso l'associazione culturale Ombretta di Salgareda, nella golena della Piave, il suo schioppettino, con le carni di chianina (rigorosamenteb toscana!) della macelleria Tozzetti a Mercatale in Val di Pesa.
Ecco la scheda :
Varietà: 100% schioppettino
Zona coltivazione: in collina nel comune di Prepotto.
Vendemmia: a mano in cassetta, fatta in diverse fasi nella prima decade di ottobre.
Vinificazione: il mosto rimane a contatto con le bucce per circa 18 giorni, a temperatura controllata.
Affinamento: il vino viene diviso in tre parti uguali e ciascuna viene affinata diversamente (cemento, anfora, legno) per circa 10 mesi.
Caratteristiche organolettiche: colore rosso rubino con sfumature violacee. Al naso è intenso e speziato, profuma di ciliegia, mirtillo e lampone. In bocca è complesso, fresco ed elegante. Un vino decisamente armonico.”

sabato 9 novembre 2019

La Formaggeria Da Ros a Carbonera



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, nel corso della realizzazione dei
Percorsi Internazionali de Le Contrade del Gusto, hanno visitato Carbonera,
per individuare i protagonisti de Le Vie del Gusto.

Marco Bigolin,nume tutelare del Mulino Terre Vive, ci aveva parlato di un paradiso
del gusto che si trova a Carbonera, la Formaggeria Da Ros.
La visita ci ha confermato le buone notizie.
La passione è quella che regge l'attività di Sante Mion e della moglie Dina,impegnati da
quasi 45 anni a selezionare i prodotti, con visite dirette e degustazioni mirate.
L'antico casoin di un tempo, che ha saputo rinnovare la propria vita, privilegiando
le eccellenze dei territori, introvabili nei banchi della grande distribuzione.
“Alla base del nostro lavoro ci stà sicuramente una grande passione, una curiosità
che non si è mai affievolita nel tempo.”

Fare impresa oggi non è facile.
“Perché è difficile fare impresa-osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa-,
ci sono infiniti oneri fiscali, adempimenti burocratici, cavilli normativi. Ci sono
incertezze e ambiguità nelle leggi, che impediscono di avere certezze, e che possono
produrre sanzioni, multe, spesso immeritate, spesso impossibili da evitare.
Ci sono costi di gestione altissimi. E ci sono banche che invece di aiutare strozzano.
E infine ci sono spesso consumatori distratti, che preferiscono posti senza né arte
né parte, supermercati, boutique di plastica, omologate e senza qualità. “

Chi sa scegliere un buon formaggio sa scegliere tutto il resto… ecco perché
la Fomaggeria Da Ros non è dedicata solo al formaggio, ma è  un luogo che
introduce alla conoscenza del mondo gastronomico. Le tradizioni e le novità sono
a disposizione di chi già le conosce o di  chi dispone di quella sensibilità giusta
a conoscerne nuove.

domenica 20 ottobre 2019

Il Parco Agricolo Sud Milano (PASM) in Borghi d'Europa




All'incontro che Borghi d'Europa ha organizzato a Milano,presso l'Osteria della Stazione l'Originale,
Silvia Faccio ( Consulente per la Promozione di Strutture Turistiche e Ricettive ), ha presentato il Parco Agricolo Sud Milano, inserito nei progetti dei Percorsi Internazionali.

PARCO AGRICOLO SUD MILANO (PASM)
A pochi minuti dal centro di Milano è possibile trovare i tempi lenti del mondo rurale immergendosi nel Parco Agricolo Sud Milano,il parco di cintura urbana che ricopre il semicerchio meridionale della Provincia di Milano includendo61 comuni(compreso il capoluogo): a ovest si congiunge al Parco del Ticino, a est al Parco dell'Adda. Questo meraviglioso territorio è protagonista di uno dei progetti di forestazione urbana più interessanti a livello mondiale
  • Il principale elemento distintivo del PASM è la sua vocazione agricola, testimoniata dalle ampie distese di terreni coltivati, dalla presenza di numerose cascine antiche e nuclei rurali di pregio che punteggiano tutto il territorio. Numerose sono le aziende agricole dotate di spacci per la vendita diretta, dove è possibile acquistare prodotti locali di qualità e a chilometro zero. Le colture tradizionali che troviamo nel parco sono quelle del mais e del riso, mentre le produzioni animali costituiscono il secondo asse portante dell'agricoltura milanese.

  • Altro elemento distintivo del PASM è la sua connotazione ambientale caratteristica: marcite, fontanili, rogge, risaie e filari d'alberi che non solo offrono suggestivi scorci panoramici e fanno paesaggio, ma soprattutto promettono di gettare le basi per un nuovo futuro. Lo dimostra il fatto che al“World Forum on Urban Forests Milano Calling 2019” in Triennale Milano, il Comunedi Milano, laCittà Metropolitana, il Politecnico di Milano,Parco Agricolo Sud e Parco Nord presenteranno il progetto ForestaMi che, con la messa a dimora di tre milioni di alberi a Milano entro il 2030,fa del capoluogo lombardo uno dei casi di forestazione urbana più interessanti a livello mondiale. ForestaMi farà scuola su tutto il territorio nazionale con il progetto “Parco Italia”che estende il modello Foresta Mi a 14 metropoli italiane collegate tra loro da corridoi verdi (in pochi anni è prevista la messa a dimora di 22 milioni di nuovi alberi).

  • Un’estesa rete di itinerari tematici Questo ampio e prezioso territorio offre diversificati itinerari in cui scoprire in modo sostenibile borghi, castelli, aree naturalistiche e cascine. È possibile scoprirli seguendo l’estesa rete di piste ciclabili che attraversano il Parco e si riconnettono con Milano attraverso il Naviglio Grande e Pavese. Oltre ai percorsi in bicicletta è possibile optare per quelli in barca organizzati dalla Navigli Lombardi.

LE VIE DEL GUSTO, LE VIE DEL PANE, LE VIE DELLA PIZZA
Mulino dei Fratelli Bava, Abbiategrasso
Già citato in documenti del XIV secolo, il Molino Comune di Abbiategrasso è uno dei rarissimi mulini idraulici ancora in funzione chemacina a pietra i grani dei coltivatori biologici del territorio. Questo mulino è importante anche perché qui viene macinato il grano destinato a produrre i prodotti (pani, farine, biscotti e dolciumi, grissini, a filiera corta e a Km 0) del progetto <<Filiera del GRANO>>,nato grazie al DESR, Distretto rurale di Economia Solidale del Parco Agricolo Sud Milano (DESR PASM),rete locale di soggetti collettivi interessati a diffondere e praticare l’economia solidale e il consumo critico nelle sue diverse forme, principalmente nel territorio del Parco.

LA VIA DELLA BIRRA
La prima birra artigianale monastica del nostro PaeseNel 1971la Comunità monastica benedettina dei Santi Pietro e Paolo si è insediata in un tipico cascinale lombardo ristrutturato all’interno del Parco agricolo Sud Milano(località Cascinazza, Buccinasco). Quinel 2008 è stato realizzato il primo micro birrificio italiano gestito interamente da monaci,che ha prodotto la prima birra artigianale monasticadel nostro Paese, continuando la tradizione delle birre in stile abbazia.La Birra Cascinazza è la prima birra d'abbazia italiana, prodotta artigianalmente dai monaci benedettini,secondo la tradizione birraria belga.

PERCORSI della FEDE
Monastero Cistercense di Chiaravalle e il suo mulino
Abbazia di Mirasole
Abbazia di Viboldone

LE VIE DEL TEMPO …LENTO
Gaggiano, borgo felice Bassi edifici storici che si specchiano nelle acque del Naviglio Grande, antiche corti, operose cascine in cui rivivono le atmosfere agresti della pianura lombarda e tutt’intorno verdi risaie e campagna. Gaggiano, questo piccolo comune dell’hinterland milanese, in passato ambita location di numerosi film, viene oggi considerato una vera e propria oasi verde, non solo perché soltanto il 20% del suo territorio è edificato, ma anche perché è stato classificato da Il Sole-24 come uno dei borghi più felici d’Italia (21° posto nel 2014).

AREE NATURALISTICHE
  • Le marcite di Noviglio
  • Bosco di Riazzolo - Esteso su una superficie di 65 ettari compresi nei Comuni di Albairate, Cisliano e Corbetta, il Bosco di Riazzolo è considerato negli studi scientifici preziosa reliquia dell’originaria foresta planiziale lombarda
  • Oasi WWF del Bosco di Vanzago In questa Oasi, Zona di Protezione Speciale che racchiude uno degli ultimi boschi sopravvissuti nella Pianura Padana, è attivo il Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS): un vero e proprio ospedale con un "Pronto Soccorso" che accoglie animali in difficoltà o feriti e che vengono curati dai veterinari del WWF e poi, una volta ristabiliti vengono liberati nel loro ambiente naturale.
  • Le sorgenti della Muzzetta (Comuni di Rodano e Settala) La riserva naturale, uno dei siti naturali di maggior pregio del Parco Sud, si estende intorno a tre fontanili: il Molino, primo della Provincia di Milano per dimensioni, il Vallazza e il Regelada. Le sorgenti della Muzzetta ospitano una ricca fauna: fagiani, picchi, martin pescatori, usignoli di fiume.
  • Lago Boscaccio, Gaggiano

venerdì 16 agosto 2019

La Fira di Sett Dulur a Russi e il bel e cot


"Nonostante si celebri da quasi 340 anni, la Fira di Sett Dulur di Russi, a mezza strada tra Ravenna e Faenza, nella Bassa Romagna, non ha perso il suo smalto e continua ad attiraredecine di migliaia di affezionati partecipanti.Nata nel XVII sec. come festa religiosa per rendere omaggio al culto della Madonna Addolorata, resa nell’iconografia popolare con il cuore trafitto dalle sette spade che ricordano i “dolori” della vita della Vergine, nel corso dei secoli si è via via accentuato l’aspetto laico e ludico di sagra paesana, con un aspetto predominante collegato alle eccellenze enogastronomiche del territorio ed in particolar modo il “bël e cöt”, il cotechino cioè.".
Così il giornalista romagnolo Massimo Tomassini scrive in FOOD AND SO ON (Cibo e Dintorni),la sua testata giornalistica, che racconta le eccellenze eno-gastronomiche del nostro bel paese, delle sue fiere e sagre, delle incantevoli città d’arte e dei borghi storici di cui è disseminato, con un occhio anche ad argomenti d’attualità.

Ma ritorniamo al bel e cot.
"Assomiglia a un cotechino, ma attenti a non definirlo tale perché i russiani doc potrebbero risentirsene. Stiamo parlando del bel-e-cot (in italiano ‘bello e cotto’, cioè già cucinato), un salume di circa mezzo chilogrammo di peso prodotto soprattutto a Russi, in provincia di Ravenna.
Viene ottenuto con la golena, la testa disossata privata delle orecchie e la cotenna lessata (30-40 per cento) del maiale. La cotennta è tritata con uno stampo da salame o mortadella e deve essere tenera, perché nel “bel e cot” ha la funzione di produrre il cosiddetto “inciach”, cioè di amalgamare.
La carne – tagliata a grossi dadi e mescolata con la cotenna – viene versata nel tritacarne insieme a sale grosso, pepe, chiodi di garofano, cannella, noce moscata e zucchero. L’impasto è poi insaccato in budella di pecora o vitellone." ( da Romagna a tavola).
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domenica 28 luglio 2019

Con Sluurpy alla ricerca delle “tradizioni vive”


La nostra bella Italia pullula di città, borghi e territori in cui si conserva il ricordo della tradizione, nel campo artistico ed artigianale, ma soprattutto in quello più squisitamente enogastronomico.
Chef o semplici osti offrono manicaretti che sono la migliore espressione del territorio e della sua storia. La tradizione però non deve essere un semplice ricordo archeologico, ma un riproporre vini e cibi con una fedeltà sostanziale, che non esclude però un adeguamento nel tempo, secondo il mutare delle esigenze di vita e dei gusti. Questo equilibrio fra fedeltà al passato e sensibilità ai mutamenti nelle esigenze e nei gusti è ciò che fa di un semplice cuoco un artista.
Per esemplificare questo mutamento irreversibile nei gusti, basti pensare alla ricetta dei Tortellini data dall’Artusi, il creatore della cultura gastronomica italiana, che prevede per il ripieno ben 60 gr. di midollo di bue, contro i 20 di Mortadella e i 30 di prosciutto, mentre nessun Bolognese oggi penserebbe di usare neppure un grammo di midollo!
Dunque non è semplice distinguere le modifiche alla tradizione lecite ed anzi augurabili, da quelle che imbastardiscono la nostra cultura gastronomica.
Sluurpy, il portale che non si limita ad una semplice segnalazione dei Ristoranti, ma pubblica i loro menù digitalizzati, ricevendo più di 2 milioni di visite mensili, ha pensato di segnalare i sapienti custodi di queste tradizioni vive.

Per individuarli ha pensato di rivolgersi innanzi tutto ai valorosi giornalisti di ”Borghi Europei del Gusto”, un’Associazione di esperti gastronomi che opera con il patrocinio del Consiglio d’Europa, i quali hanno accettato la sfida e si impegneranno a girare per borghi e paesi alla ricerca di ristoranti, stellati o semplici locande o anche agriturismi che si impegnano a proporre l’autentica tradizione viva della nostra cultura gastronomica.
Ma anche il pubblico, ogni volta che trova un Ristorante che gli sembra meritevole della segnalazione, potrà segnalarlo tramite il portale Sluurpy. Questi ristoranti riceveranno quindi la visita ispettiva dei giornalisti di Borghi Europei del Gusto, che valuteranno se sono meritevoli del riconoscimento.
Slurpy quindi, accanto al nome dell’esercizio così prescelto pubblicherà questo simbolo
per individuare questi esercenti che si impegnano nella meritoria difesa delle tradizioni vive della nostra cultura enogastronomica.
L’iniziativa è stata presentata ufficialmente nello splendido Agriturismo CAB Massari di Conselice, un luogo un tempo paludoso, che la laboriosità e la fatica degli abitanti, riuniti in Cooperativa fin dal 1890, ha saputo rendere uno splendido giardino i cui i frutti hanno costituito gli
ingredienti della splendida cena, perfettamente in consonanza con lo spirito dell’iniziativa “Tradizioni Vive”, a cui ha partecipato anche la Sindaca di Conselice Paola Pula.
Da ora in poi quindi, grazie a Sluurpy, potremo conoscere e degustare i migliori prodotti della nostra gustosa e sana cucina.
GianluigiPagano

venerdì 26 luglio 2019

La Pizzeria al Caretel di Zoppola





La rete Borghi d'Europa propone '10 Percorsi internazionali',fra i quali vi è 'I Mulini del Gusto e le Vie della Pizza'. I giornalisti e i comunicatori della rete sono giunti così a Zoppola, ove si svolge
Arti e Sapori,il Festival Internazionale degli artisti di Strada.
Una visita alle pizzerie del luogo ha segnato l'inizio della Via del Gusto.


La Pizzeria al Caretel, rappresenta un po' la storia di Zoppola.
Quaranta anni ispirati ad una filosofia semplice, ma efficace : pizze ben lievitate, sottili e croccanti,interpretate con prodotti locali d'eccellenza.
Ci incuriosisce la presenza della mozzarella della Latteria Montanari, che già accompagna
le iniziative di informazione de Le Vie della Pizza.
La Pizzeria è arredata in uno stile familiare,che caratterizza anche il servizio : gentilezza e
cortesia, senza mai scadere nell'untuosità falsa.
Borghi d'Europa non vuole recensire le 'pizzerie' che basano la loro esistenza sull'acrobaticità,
sulle apparenze, sul baccano mediatico : “ quelle – commenta Renzo Lupatin,presidente di Borghi d'Europa-, le lasciamo volentieri all'informazione a pagamento.”
Il caretel, guarda caso, è la piccola botte della tradizione.
Un richiamo alla storia, se mai ve ne fosse stato il bisogno !

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venerdì 19 luglio 2019

Il Panificio Pasticceria Vazzoler inserito nei progetti di Borghi d'Europa



La rete dei Borghi Europei del Gusto ha proposto nel 2019 10 nuovi Percorsi Internazionali,
che sono stati presentati ufficialmente nella sede milanese del Parlamento Europeo.
Uno di questi percorsi si chiama 'I Mulini del Gusto e le Vie del Pane e della Pizza' : i giornalisti
e i comunicatori di Borghi d'Europa stanno scegliendo con visite in incognito le attività
(40 in tutta Italia), da inserire nell'itinerario.
Così il viaggio del gusto ha fatto una sosta a Zoppola, ove esiste dal 2018 (Anno europeo del Patrimonio Culturale), una collaborazione con la Pro Loco, per Arte e Sapori,il  Festival Internazionale delle Arti di Strada.

La speciale via del gusto ha toccato il Panificio Vazzoler, in quel di Cusano.
Massimo Vazzoler non è figlio d'arte, ma è riuscito a costruire la propria azienda, partendo da
alcuni presupposti : artigianalità nelle lavorazioni, utilizzo di materie prime e ingredienti d'eccellenza,formazione professionale dei collaboratori.
“Agli inizi l'attività si svolge in un piccolo, ma conosciuto, panificio locale. Negli anni l'azienda cresce e si arricchisce di esperienza e risorse umane sempre più importanti. L'attività si trasferisce su una nuovissima sede produttiva in cui ospitare sia gli uffici che la piattaforma logistica. Estesa su una superficie di oltre 2000 mq, l'attuale sede, oltre ad avere consentito di migliorare l'organizzazione del lavoro e garantire una maggiore capacità produttiva, rientra in una logica di qualità, sicurezza ed igiene alimentare, da sempre al centro dell'impegno dell'azienda.
Con gli anni il Panificio Vazzoler diventa interlocutore privilegiato dei principali operatori di settore, cui vengono fornite consulenze in merito all'ottimizzazione del servizio, all'utilizzo dei prodotti, aggiornamenti sulle nuove produzioni e tendenze di mercato e dei consumatori. Competenze maturate in oltre 20 anni di attività in un settore in continua evoluzione e competizione.”

Il vero valore aggiunto è la capacità di gestire e soddisfare tutte le categorie di “prodotto food” con articoli e servizi adeguati. Nel corso degli anni l'azienda si è strutturata e cresce; aumenta la voglia di ampliare e diversificare l'assortimento, realizzare linee di produzione di pasticceria fresca, innovare e ricercare nuovi percorsi di crescita. Non ultimo è in fase di realizzazione la linea dedicata per l'avvio della produzione di prodotti biologici, referenze che il mercato ed i consumatori chiedono con sempre maggiore insistenza.

Nel settore del pane vi è l'antica passione per l'arte bianca, la ricerca di un pane ricco di profumi e di sapori : di qui l'utilizzo del lievito madre, arricchito sovente da ingredienti prettamente regionali e/o locali.Una golosità da non perdere sono le focacce, i grissini aromatizzati, le pizze  ed alcuni prodotti tipici fatti a mano.
La pasticceria sa abbinare con sensibilità e intelligenza ricette della tradizione e proposte innovative,sempre 'segnate' da una artigianalità rigorosa.
Ogni avvenimento, ricorrenza, festa ha come invitato speciale le “torte”. Classiche, personalizzate, modellate e decorate, di ogni forma e peso, sono la “chiusura in bellezza” di un pranzo, di una cena, di un banchetto o anche di un semplice buffet.

Vi è poi stata la scelta di dotare i punti vendita diretti dell'angolo bar-caffetteria, così da donare dei
momenti di relax e di incontro alla propria clientela. La novità è l'angolo della gastronomia, che suggerirà deliziosi percorsi agli avventori.

Borghi d'Europa ha inserito dunque il Panificio Pasticceria Vazzoler nella rete degli itinerari :
una scelta condotta ('prima') con visite e degustazioni in incognito e non influenzata certamente
da interessi di bottega.
Così va bene!

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martedì 18 giugno 2019

Tarcento e le Terre del Ramandolo all'Osteria della Stazione a Milano







La rete internazionale Borghi d'Europa ha presentato a Milano,presso l'Osteria della Stazione
L'Originale, il progetto 'Millanta, sulle tracce di Luigi Veronelli', che farà tappa anche a Tarcento,
in Friuli Venenzia Giulia nella prima settimana di agosto.
Bruno Sganga, giornalista enogastronomo conduttore televisivo, già coordinatore delle iniziative
editoriali di Luigi Veronelli,si è soffermato sui significati dell'iniziativa, lasciando poi al Sindaco
di Tarcento, Mauro Steccati e all'Assessore al Turismo e alla Cultura,Beatrice Follador, di
tratteggiare la storia e le caratteristiche della 'Perla del Friuli'.
All'incontro sono intervenute la Presidente del Fogolar Furlan di Milano e la segretaria (in costume
rigorosamente friulano) e il Presidente dei 'Mascarars di Tarcint', per raccontare la storia di un
glorioso sodalizio e la tradizione (salvata e valorizzata) dei mascherai.
L'associazione “I Mascarârs di Tarcint”, ufficialmente nata nel gennaio 2009  per iniziativa di un gruppo di appassionati dei “tomâts”, le maschere lignee caratteristiche del carnevale tarcentino,
riunisce attorno ad alcuni mascherai “storici” una nuova leva di appassionati di tutte le età, che si sono avvicinati più recentemente a questa pratica, partecipando ai corsi di intaglio organizzati negli ultimi anni.Lo scopo principale è quello di far conoscere e valorizzare le tradizioni locali legate al carnevale, con particolare riguardo agli “strîts”, le scenette satiriche note negli anni '50 e riproposte con successo negli ultimi anni da alcuni gruppi come lo "Scumul", il "Virus pegri" e "I rusclis".
E' toccato infine alla cucina di Gunnar Cautero proporre le eccellenze del territorio, secondo la
propria personalissima visione, sempre rispettosa però degli elementi che natura offre.
I vini dell'azienda agricola Micossi di Valter Revelant di Sedilis di Tarcento, hanno accompagnato
l'incontro a convivio.
Il progetto di informazione 'Borghi d'Europa a Tarcento e nelle Terre del Ramandolo',in
occasione dell'Anno del Turismo Lento, è così decollato.

 Photo Credits by Endstart Foto






domenica 19 maggio 2019

BORGHI D’EUROPA ADERISCE AL FESTIVAL DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE



L’iniziativa proposta da Borghi d’Europa accolta al Festival Europeo dello Sviluppo Sostenibile (21 maggio - 6 giugno)

La rete Borghi d’Europa, dopo la presentazione a Milano presso la sede del Parlamento Europeo del progetto dei “10 Percorsi Internazionali”, propone, all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile il racconto del proprio impegno sul versante degli itinerari del buon e bello vivere, fortemente segnati dall’etica della sostenibilità.
Martedì 21 maggio, presso il Mulino Terre Vive di Rossano Veneto (Vi), si terrà uno stage di informazione multimediale sul tema ‘La sostenibilità nella filiera del pane e della pizza’, nell’ambito del Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane e della Pizza.
Tale evento è stato infatti inserito fra quelli del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che torna dal 21 maggio al 6 giugno 2019 per proporre una riflessione senza precedenti sul futuro del nostro Paese, dell’Europa e del mondo, che rappresenterà un ulteriore passo per spingere l’Italia a realizzare l’Agenda 2030.
L’evento è organizzato dall’ Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 220 organizzazioni del mondo economico e sociale, su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu.
L’iniziativa costituisce un’unica grande manifestazione, diffusa e inclusiva, composta da centinaia di eventi organizzati su tutto il territorio europeo. Il Festival nasce per coinvolgere e sensibilizzare fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, andando oltre gli addetti ai lavori, per promuovere un cambiamento culturale di comportamenti individuali e collettivi e stimolare richieste che «dal basso» impegnino la leadership dei Paesi al rispetto degli impegni presi in sede Onu. Inoltre, il Festival vuole dare voce ai cittadini, alle imprese, alle amministrazioni centrali e locali, alle università e alla società civile per favorire il dialogo, il confronto e la condivisione sui temi dell’Agenda 2030, sottoscritta da 193 Paesi, inclusa l’Italia, che si sono impegnati a realizzare, entro il 2030, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals –SDGs, nell’acronimo inglese).
Da quel momento, organizzazioni internazionali, governi nazionali ed enti territoriali, associazioni imprenditoriali e della società civile si stanno mobilitando in tutto il mondo per disegnare e realizzare politiche e strategie volte a conseguire i 17 Obiettivi e i 169 Target ad essi collegati.
Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 si svolgerà in un momento decisivo per il futuro del Paese e dell’Europa. A fine maggio, infatti, i cittadini dell’Unione saranno chiamati a eleggere il nuovo Parlamento europeo e si voterà in alcune regioni per il rinnovo di consigli e giunte.
Il Festival rappresenterà quindi una tappa importante per sensibilizzare i nuovi eletti sulle sfide dell’Agenda 2030 e per insistere affinché l’Unione europea, l’Italia e i suoi territori mettano lo sviluppo sostenibile al centro delle proprie politiche. 

Marco Bigolin