lunedì 23 luglio 2018

Centro del Dolce Friuli e Tissi invitati alle iniziative di Borghi d'Europa

Borghi d'Europa, la rete internazionale che unisce borghi e territori di oltre 15 Paesi Europei al fine di promuoverne 
la conoscenza e la valorizzazione attraverso iniziative finalizzate ad 'informare chi informa', organizza per il
'2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale ed Anno del Cibo Italiano', ben 40 Azioni/ progetto.

Lo scopo è quello di andare a caccia degli inediti del buon e bello vivere, degli aspetti storici culturali artistici ed enogastronomici
di Paesi e Regioni Europee.
In Friuli Venezia Giulia l'attenzione dei giornalisti e dei comunicatori è caduta sul Friuli Collinare e sulla zona di San Daniele
del Friuli.
In questo contesto i vagabondi del gusto hanno potuto conoscere, grazie alle pazienti frequentazioni di piccoli negozi dei
sapori locali, i prodotti a marchio Tissi.
Così è nato l'invito al Centro del Dolce Friuli a partecipare alle iniziative d'informazione europee.




Grossisti di prodotti alimentari, commercio all'ingrosso di dolci, bevande e panetteria, Centro Dolce Friuli offre oggi un assortimento
ottimale di oltre 2.000 referenze anche a marchio proprio a disposizione delle specifiche esigenze della clientela tramite assortimenti innovativi.
Con il brand Tissi vengono selezionate, con costanza applicazione e severità selettiva, molte delizie locali
Sapori ed aromi distintivi, ricercati, accompagnano sia il dolce che il salato; nelle salse si ritrovano i profumi del tartufo, negli oli anche quelli del peperoncino e nelle paste le fragranze delicate del gusto locale.
Poi le ultime novità : le delizie dalla Slovenia e dalla Croazia, a conferma di un gusto senza confini.

I prodotti a  marchio Tissi verranno presentati nel corso delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, che si svolgeranno dal
1 al 5 settembre nei Colli di Conegliano ( significativamente nella giornata dedicata ai rapporti istituzionali e non Slovenia-Italia) e nel
mese di ottobre a Milano, nell'autentico tempio della cultura e della cucina friulana che è l'Osteria alla Stazione,l'Originale.
Nel frattempo la redazione della trasmissione multimediale Borghi d'Europa (Sky,La9Italia e web), ha già realizzato uno
stage di informazione a Carpacco di Dignano, nella sede dell'Azienda.

giovedì 31 maggio 2018

Borghi d’Europa in Valtellina : la Perla di Marco Triacca

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno visitato la Valtellina, per inaugurare il percorso di informazione che si snoderà fino a dicembre del 2018 ,per valorizzare e far conoscere il territorio al di fuori dai suoi confini,in occasione delle iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
L’incontro con l’azienda agricola La Perla di Marco Triacca è avvenuta nel corso di alcune importanti degustazioni svoltesi a Piacenza e a Verona al Vinitaly.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno saputo apprezzare l’eccellenza dei vini proposti ed hanno così deciso di includere l’azienda nel percorso d’informazione.
 “La nostra azienda vitivinicola-racconta Marco Triacca-, nasce nel 2009, a Valgella – Tresenda di Teglio, uno dei cuori della famosa costa terrazzata coltivata a vigneto della Valtellina.Nel 2009, la produzione vinicola prende il via, partendo con 1,5 ettari di vigna, tutti coltivati a varietà Nebbiolo.
Ad oggi abbiamo raddoppiato la potenzialità produttiva, potendo disporre di 3,3 ettari di vigna. Alla coltivazione della varietà Nebbiolo si è aggiunta anche la Pignola valtellinese, una varietà autoctona a bacca rossa, vinificata in bianco per la produzione dello spumante. La nostra azienda coltiva il primo vigneto in Valtellina che ha adottato, fin dai primi anni '80, la sistemazione dei filari a girapoggio, che permette una parziale meccanizzazione delle varie fasi colturali del vigneto stesso, con significativi vantaggi gestionali. Questa soluzione ci permette di sviluppare un nostro unico ed esclusivo sistema di allevamento della vite che consente di esporre al sole la massima superficie fogliare della pianta, con conseguente miglioramento qualitativo dell'uva.A questa soluzione tecnica affianchiamo oggi un'altra soluzione innovativa, con il graduale impianto in vigna dei "nuovi pali a chiave di musica", per adattare maggiormente il nostro sistema d'allevamento alle esigenze qualitative e paesaggistiche del territorio terrazzato. “.
Carattere,determinazione, grande passione : ecco il ‘trittico’ che Marco Triacca suggerisce ai giornalisti e ai comunicatori di Borghi d’Europa, in visita ai suoi vigneti e alla nuova cantina.
L’azienda propone i suoi vini anche in Svizzera (Marco è di nazionalità elvetica).
Dalla metà del XVI alla fine del XVIII secolo la Valtellina faceva parte della Repubblica delle Tre Leghe (ogg Cantone dei Grigioni) e durante tale periodo la fama dei vini valtellinesi raggiunge le corti europee, grazie alle relazioni diplomatiche intrattenute dalla Confederazione svizzera con il resto del continente. E' di questo periodo la maggiore espansione della superficie destinata alla viticoltura.
Vini di sicura eccellenza, quelli di Marco Triacca. Il viaggio del gusto in Valtellina inizia col piede giusto!



Domenico Triacca



Domenico Triacca è una figura di primo piano del panorama enologico nazionale e internazionale. A lui è riconosciuto un ruolo di indiscusso pioniere ed innovatore della viticoltura in Valtellina. Ad oggi trasferisce al figlio Marco, come già avvenuto per lui da parte di suo padre, un preziosissimo bagaglio di esperienze, lavoro, ricerca tecnico-enologica e valori umani, prima ancora che professionali, assolutamente unico. Un'unicità che ha radici ben salde nell'amore per il territorio valtellinese e per la sfida eroica della viticoltura montana.

La viticoltura è un'arte che si trasmette da padre in figlio, da generazione in generazione. Studio, lavoro e interpretazione della varie fasi colturali nel vigneto sono di fondamentale importanza per il risultato finale, sia qualitativo che quantitativo. Elementi fondanti dell'importante lavoro di Domenico Triacca, durato anni nelle vigne di famiglia e ora trasferito nella nuova azienda La Perla.

Un impegno di ricerca e innovazione enologica che ha preso avvio già negli anni '70 ed ha portato oggi, proprio partendo dal vigneto di Valgella, a migliorare il livello qualitativo delle uve attraverso una selezione clonale del vitigno Nebbiolo, ad introdurre, non senza resistenze "tradizionali", sempre a Valgella come primo vigneto in Valtellina, la soluzione di coltivazione "a girapoggio". Sistemazione dei filari ora diffusa e imitata in varie vigne della Provincia di Sondrio per i vantaggi gestionali che favoriscono la coltivazione e la cura del vigneto, grazie alla parziale introduzione della meccanizzazione.

A queste innovazioni, che rappresentano sicuramente delle unicità per la viticoltura valtellinese, Domenico Triacca ha inoltre unito lo sviluppo di un nuovo sistema di allevamento della vite, oggi utilizzato dal figlio Marco nella tenuta La Perla, che consente di esporre al sole la massima superficie fogliare e di contenere gli interventi manuali. Tutto questo aggiornando le operazioni di vinificazione alle nuove tecnologie di cantina.




sabato 24 marzo 2018

LIVEWINE 2018

Naturalmente orchestrata con sapienza la kermesse LIVEWINE torna al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Ampi e altissimi gli spazi bianchi che accolgono in un riverbero di Luce solare i banchi degli oltre 150 VITICULTORI provenienti da tutta Italia, dalla Francia, Spagna, Austria, Slovenia e un Vignaiolo anche dalla Grecia.
Luce Naturale finalmente, per apprezzare esattamente i colori nobili dei Bianchi maturati sulle fecce: dal paglierino all’arancio, e i brillanti e naturali Rossi dalla porpora al Granato.
Da sabato 3 marzo al successivo lunedì la manifestazione, in collaborazione con AIS Lombardia e Vini di Vignaioli, ha accolto incontri e degustazioni guidate, ha dato l’opportunità ad innumerevoli avventori di poter acquistare direttamente da Vignaioli, a prezzi di cantina. Anche le offerte alimentari in sintonia con i Vini proposti: piccole produzioni artigianali.
Merita menzione il focus dedicato a “EFFERVESCENZE” ultimo lavoro di Massimo Zanichelli (foto 1) edito da Bietti, viaggio fra le produzioni Italiane più autentiche dei Rifermentati in Bottiglia.
Ben supportati dall’abile Romina Cattaneo, che coordina e comunica l’evento Livewine, abbiamo incontrato Santino Lucà (foto2) Uomo del Greco di Bianco che ci ha sorpreso questa volta col MANTONICO, anch’esso passito e ben custodito nell’inconfondibile bottiglia con la pancia. Ottimo accompagnato con i mustacciuoli.
Da Greco a Noto, attraversiamo lo Stretto… per incontrare Federica e Marilina dell’omonima Cantina. Area di grande valore paesaggistico, le due sorelle conducono la Cantina nell’assoluto rispetto della natura del luogo, e della produzione vitivinicola. Le produzioni rientrano nelle DOC ELORO e NOTO, vini esclusivi e spiccata identità territoriale. (foto 2)
Vicino di banco FRANCESCO FENECH, fra i limoni di Salina ci serve la sua MALVASIA di LIPARI, notevole all’assaggio. (foto3)
Francesca della CASA di BAAL ci presenta la sua ottima produzione nel Cilento. Vera Azienda Agricola Familiare a Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno, produce vini biologici dal 2006 oltre all’ottimo Olio a marchio L’Oliveto, cultivar: Rotondella, Frantoio e Leccino. Francesca con orgoglio ci versa l’ultimo nato, frizzante bianco secco, sui lieviti “La Mossa” di estrema piacevolezza, fresco e aromatico 70% Fiano e 30% Moscato, buono ovunque e a tavola per l’antipasto. Notevole anche il Fiano, vino di punta fra i bianchi fermi, ma a voi la scoperta anche delle altre bottiglie, l’Aglianico e il Metodo Classico e gli Uvaggi di Bianco e Rosso di BAAL, che assortimento per un’azienda familiare! (foto3)
Tutti a dosaggio zero gli Chardonnay e Pinot Nero di Alessandra Divella (foto8), microvinificazioni spontanee che affinano in cemento, barriques e tonneau, sui lieviti dai 2 ai 5 anni. La Cantina si trova a Gussago in Franciacorta. I suoi Vini li abbiamo apprezzati per il loro minimalismo ricco e sorprendente.
Grande Persona Guillaume Boussens Vigneron d’Altitude, i suoi Vini rossi prodotti in Hautes CORBIÈRES sono di eleganza sopraffina, caldi e minerali con “inconfondibile Pepe Bianco”, resina, sottobosco e tabacco di pipa. Complessità olfattiva e corrispondenza al palato. Abbiamo assaggiato il “CUVÉE JACQUES 2012” un fuoriclasse. (foto4)
Rimanendo in Francia segnaliamo con piacere gli Champagne LEGRET&FILS di Alain.(foto5)
Ed infine l’IRPINIA nobile Terroir italiano.
Dell’Azienda IL CANCELLIERE abbiamo incontrato Claudio Panetta, ottimo Aglianico nelle versioni Irpinia Doc: GIOVIANO e Taurasi Docg: NERO NE.
Suo amico e Grande Interprete del Greco, Angelo dell’omonima Cantina. Siamo a Tufo dove cresce il Vitigno più antico dell’Irpinia, e siamo sopra le antiche miniere di zolfo.
Che dire, tutta la vinificazione e approntata con metodi tradizionali e naturali, nessuna forzatura.
A voi l’assaggio di due grandi produzioni Irpine.(foto 6/7)
Gianpaolo Finizio


1  Massimo Zanichelli   “ Effervescenze"


2  Cantina Marilina e LUCA’   

3  Francesca CASA di BAAL


4  Guillaume Boussens   DOMAINE de DERNACUEILETTE


5  Alain   LEGRET&FILS  

6  Claudio Panetta IL CANCELLIERE  


7  Angelo  DELL'ANGELO

8  Alessandra DIVELLA      


venerdì 9 marzo 2018

BORGHI D’EUROPA ALL’IMPERDIBILE APPUNTAMENTO DI LIVEWINE 2018

Si è svolto dal 3 al 5 marzo c.m. al Palazzo del Ghiaccio di Milano
Milano, 9 Marzo 2018- Il Salone Internazionale del Vino Artigianale Livewine, si è svolto dal 3 al 5 marzo c.m. presso il Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi a Milano, riscuotendo anche per questa edizione 2018 un grosso successo da parte del popolo degli enonauti e dei professionisti del settore, tra i quali sono compresi i comunicatori di Borghi d’Europa.
Per 3 giorni, gli oltre 150 produttori presenti hanno avuto la necessaria visibilità per parlare del loro modo sano e sostenibile di lavorare in vigna, sia attraverso i normali banchi d’assaggio, che con seminari e degustazioni specifiche guidate, grazie alla bravura dei sommelier di Ais Lombardia. Il pubblico, che ha raggiunto le 4 mila presenze nei 3 giorni del Salone, ha potuto anche fare assaggi e acquisti di prodotti tipici e di etichette significative.
Numerose cantine estere  hanno aderito alla grande kermesse di Livewine 2018( circa il 25% del totale!): in particolare i comunicatori di Borghi d’Europa hanno apprezzato alcune etichette francesi, austriache, slovene e spagnole, oltre al solito giro per i differenti terroir del Belpaese.
Tutti i vini artigianali assaggiati esprimono appieno il carattere, la personalità e l’amore per l’ambiente pedoclimatico della persona che lavora in vigna e in cantina in maniera naturale e sana.

lunedì 22 gennaio 2018

L’ITALIA DEL GUSTO INIZIA IL 2018 A MILANO PARTECIPANDO A DUE GROSSI EVENTI

L’Italia del Gusto vanta un’esperienza più che ventennale nel raccontare e comunicare suis generis le realtà d’eccellenza della filiera agroalimentare del nostro Belpaese e ha saputo trasmettere questi valori “giornalistici” anche all’estero, attraverso la creazione nel 2009 dell’Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto, che si ispira al “fare rete” del Consiglio d’Europa.
Parlando di eventi del gusto importanti, questo 2018 è iniziato alla grande, specialmente a Milano, dove l’Italia del Gusto opera alacremente con la redazione della sua testata web Borghi d’Europa, che ha partecipato prima al grande banco d’assaggio targato Ais Milano, come sempre all’Hotel Westin , focalizzato verso i vini dell’Abruzzo, poi alla presentazione alla stampa della settima edizione di Olio Officina Festival, ideato e diretto da Luigi Caricato, ricavandone spunti molto interessanti.
L’Abruzzo, regione vitivinicola importante e ben conosciuta da Borghi d’Europa, sin dall’anno di Expo 2015 (dove fece nel Chietino una campagna d’informazione sul vino e le tipicità alimentari), ha confermato lo spessore dei propri vini, specialmente nel Pecorino per i bianchi e come rosso il Montepulciano.
Un bianco molto intrigante e unico,  è stato il blend MILLESIMATO IGP COLLINE TEATINE BIANCO, formato da uve di Pecorino, Falanghina e Trebbiano, proposto dall’Azienda Nicola di Sipio di Ripa Teatina (Ch), assieme al Montepulciano di Gioia del Sole, sempre di Ripa Teatina, che produce anche ottimo olio, un Leccino Gentile.
Notevoli anche i vini della Cantina di Ortona (Ch), di Torre Zambra di Villamagna (Ch), dell’Azienda Agricola Olivastri Tommaso di San Vito Chietino, quelli della Tenuta Pescarina, posseduta dalla famiglia Cerulli Irelli dalla fine dell’800, ed infine i vini della Cantina Barone Cornacchia di Torano Nuovo, nel Teramano.
Per quanto riguarda invece Olio Officina Festival, che si terrà al Palazzo delle Stelline a Milano dall’1 al 3 febbraio p.v. , durante la conferenza stampa di presentazione Luigi Caricato ha rimarcato quanto l’olio sia un elemento cardine della cultura culinaria italica, che trae importanza sin dalla pianta e dalla terra.
Proprio per questo il tema portante delle settima edizione di Olio e Officina Festival è “Io sono un Albero”, dove l’albero è vita.
Nell’arco dei tre giorni della manifestazione ci saranno circa 60 oli in degustazione e naturalmente Borghi d’Europa non mancherà di esserci.

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