giovedì 19 maggio 2022

BORGHI D’EUROPA ALLA TERZA EDIZIONE DI BESTWINESTARS A MILANO

 






Dopo le limitazioni dovute alla pandemia si è tenuta la rassegna Bestwinestars al Palazzo del Ghiaccio di Milano

Milano, 18 Maggio 2022- Dopo 3 anni di attesa forzata per l’emergenza sanitaria del Covid 19, si è finalmente tenuta la terza edizione della rassegna Bestwinestars, svoltasi nel weekend del 14 e 15 Maggio c.m. nella location del Palazzo del Ghiaccio in Via Piranesi a Milano, che si conferma ambiente ideale e raffinato per le manifestazioni enogastronomiche.

L’evento, promosso da Prodes Italia, è stato dedicato non solo al mondo del vino di qualità, ma anche agli spirits e al food: erano presenti infatti circa 250 realtà, provenienti da ogni regione del Belpaese e da paesi come Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Francia e Tasmania, con più di 2000 etichette in degustazione agli stand e masterclass mirate, condotte da Adua Villa, coadiuvata da altri esperti del settore.

Una rassegna che ha riscosso un notevole successo e richiamato un grande flusso di operatori del settore ed enonauti, pronti e smaniosi di assaggiare ottimi vini e conoscere nuove realtà di qualità, che  trasmettono oltre alla cultura del vino anche storicità ed innovazione.

 

Borghi d’Europa ha partecipato a Bestwinestars, ritenendola manifestazione importante da comunicare per il proprio Percorso Internazionale Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino.

Per le bollicine sono stati assaggiati prima gli Spumanti di Prosecco Metodo Charmat e il Col Fondo di Bival di Guia di Valdobbiadene, poi gli Spumanti, sempre da uva Glera di Gazzola di Vidor (Tv) e lo Spumante Metodo Classico di Pinot Nero “Nudo di Palerna” della Tenuta La Palèrna di San Giustino (Pg), al confine tra Umbria e Toscana.

Capitolo a parte lo Champagne: davvero eleganti e armoniche le grandi bollicine di Champagne Rochet Bocart e di Trousset Guillemart Premier Cru, selezionate, importate e distribuite in italia da Alberto Massucco.

Molto interessanti anche il Sauvignon Blanc e lo Chardonnay Ancestrale di Vigna61, cantina a conduzione familiare nata nel 2016 di San Biagio di Callalta (Tv), poi il Tai Marca Trevigiana Igt e il Pinot Grigio di Davide Bravin, Artigiano del Vino di Campo di Pietra di Salgareda (Tv) ed infine gli autoctoni abruzzesi Pecorino Igt e Passerina Igt di Tenuta Oderisio del Chietino.

Tra i rossi, molto apprezzati i Valtellina Superiore Docg 100% Nebbiolo Chiavennasca di La Grazia Viticoltura Eroica di Tirano (So) e dalla Romania, precisamente dalle pendici dei Carpazi nel territorio di Lechinta il Pinot Nero, il Feteasca Neagra e il Cru Piccola Foresta di Lechburg, viticoltura biologica.

Etichette d’alta qualità, anche insolite e provenienti anche dall’estero: un plauso a Prodes Italia per l’ottima riuscita di Bestwinestars!

 

martedì 10 maggio 2022

La Via dei Norcini – Un viaggio del gusto nelle Marche, accompagnati dal Salumificio Spader

 

Nel viaggio del gusto de La Via dei Norcini, eccoci giunti nelle Marche. “ E' impossibile dimenticare – ci racconta Emanuele Spader-, che le Marche sono la terra del Prosciutto di Carpegna e del Prosciutto di Fabriano. Mentre il Prosciutto di Carpegna DOP è lavorato a mano e affonda le sue radici nel Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, tra le verdi colline del Montefeltro, il Salame di Fabriano può essere prodotto solo con una lavorazione a mano, escludendo quindi la produzione industriale: si fa solo con carni scelte di prosciutto e con il fiocco di spalla, tagli magri arricchiti con inserti di lardello, ovvero piccoli quadratini di lardo preso sotto la cotenna (nella zona dorsale del maiale). Un’altra caratteristica fondamentale è che il maiale deve essere allevato nel territorio fabrianese e che lo stesso deve seguire un’alimentazione specifica come da disciplinare. “ 

Dalla Salumeria Vito di Macerata (25 anni di storia di Vito Carbonari e della sua famiglia), ci arriva poi la segnalazione del prosciutto crudo dei F.lli Bartoli. Il Prosciutto Antica Salata dei F.lli Bartoli è prodotto con suini 100% Marchigiani, lavorati secondo l’antica tradizione, con una salatura pronunciata in modo da rendere al prosciutto un gusto unico, tipico delle nostre campagne. “Coscia di peso importante, da 13 a 18 Kg, giusta di grasso, appesa per il nervetto abilmente intrecciato. Messa sotto sale per 7 giorni, poi massaggiata e messa di nuovo sotto sale per altri 14 giorni. Una volta dissalati, i prosciutti più piccoli vengono appesi mentre i più grandi vengono pressati per una settimana. Dopo un periodo i sosta di 100 giorni, vengono lavati, asciugati e toelettati. Al settimo mese sono sottoposti a un trattamento con sugna e posti nella cella di stagionatura. A 12 mesi i prosciutti sono di nuovo stuccai e sottoposti ad accurata selezione; infatti solo i migliori passano ad un ambiente fresco naturale fino a 24 mesi. A quel punto i nostri gioielli, sodi e saporiti, ideali per il taglio al coltello, sono offerti ai consumatori più raffinati.” Emanuele Spader propone in questo viaggio il suo Prosciutto Cotto alla Fiamma. Il Prosciutto cotto alla fiamma del Salumificio Spader, è un prodotto aromatizzato con aromi ed erbe aromatiche, legato a mano e cotto arrosto, confezionato in sottovuoto. “La sua peculiarità – ha osservato Renzo Lupatin, presidente di Borghi d’Europa-, risiede nel perfetto equilibrio tra sapore delicato del cotto e il profumo dolce e pulito delle spezie aromatiche e di grigliato. Il prosciutto cotto Fiamma è tenero e succoso, compatto e gradevole per tutti i palati.” Il Prosciutto viene sottoposto ad una fase aggiuntiva, oltre a quelle di asciugamento e affumicatura con legno di faggio e ginepro, anche di bruciatura a fiamma della cotenna. “Questo rende il prodotto estremamente nero e dona un caratteristico gusto e profumo di affumicato e di grigliato.”

mercoledì 4 maggio 2022

La Via dei Norcini – La storia del Salumificio Da Pian incontra la Storia

 La nostra storia - raccontano Maura e Luciano-, inizia con i luganegheri veneziani, ovvero una 



corporazione di botteghe di macellai che operavano a Venezia nel 1700. Depositari dei segreti nell’arte 



della preparazione delle carni suine, tramandati di padre in figlio fino alla famiglia Da Pian, che 



dal1868 



produce salumi e prelibatezze della tradizione. Oggi siamo alla quarta generazione, siamo sempre al 



centro della marca trevigiana, terra ricca di tradizioni, legate al mondo naturale di vivere in campagna. “



Il valore centrale dell’azienda rimane il rispetto delle tradizione, anche se con l’uso di 



metodi moderni. 



Le nostre tecniche di produzione sono in continuo aggiornamento e la qualità è tracciabile in ogni fase 



della produzione. Questa è garantita dalla scelta di allevamenti selezionati nel nostro territorio e 



lavorati  secondo le ricette tipiche. Controlliamo tutta la filiera produttiva, dalla lavorazione iniziale 


della carne. “



Dalla porchetta trevigiana, agli arrosti, dalle sopresse alle pancette. una gamma completa di delizie, 



che 



non sono passate inosservate ai palati dei giornalisti.



Così quando Riccardo, nume tutelare della Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto, si è letteralmente 



inventato gli anteprima di informazione di Qualità Vo cercando ( né pranzi veloci né pranzi),per far 



incontrare mondo dell'informazione e mondo degli artigiani del gusto, l'invito al Salumificio Da Pian è 



stato del tutto automatico.



Assaggi, degustazioni, filò libero, buoni vini italiani e non : tutto questo nella convivialità più 



autentica.



Ottima occasione, oltre tutto, per inserire il Salumificio Da Pian nel Percorso Internazionale La Via dei 



Norcini. La storia dei luganegheri sembra ritornare....




lunedì 18 aprile 2022

La Via dei Norcini - Il PROSCIUTTO San Daniele a Bergamo

 


 




 

Il tour del San Daniele, dopo Roma e Torino, ci porta a Bergamo, magnifica città, lombarda, che fu definita da Stendhal. "il più bel luogo della Terra".

Anche qui, come a Torino, lo splendido panorama delle Alpi in lontananza, che ricorda quello di San Daniele, ma qui, manca il venticello proveniente dal mare.

Bergamo Alta




Anche la cucina è un po’ simile, per via della comune eredità della Serenissima, che si nota dall’ immancabile polenta.

Anche per quanto riguarda il maiale, esso è ugualmente amato e presente, sia nella cucina lombarda che in quella friulana. Anzi nel bergamasco troviamo anche un ottimo prosciutto, il Botto, che ha tuttavia caratteristiche differenti rispetto a quello friulano: è leggermente più saporito e ha un aroma di fieno, dovuto alla stagionatura in locali con un letto di fieno, che gli trasmette i profumi caratteristici.

La degustazione di Prosciutto San Daniele si svolgerà nei giorni 26 al 28 aprile in questi locali:

Mar. 26 Aprile - h 19:00: IL CIRCOLINO DI CITTÀ ALTA

Mer. 27 Aprile - h 19:30: DA MIMMO

Gio. 28 Aprile - h 19:00: AL DONIZETTI

Si tratta di tre locali assai diversi, tutti nella Bergamo Alta, in grado di accontentare tutte le preferenze.

Il Circolino” infatti è un locale storico nel cuore medievale della Città, che propone una cucina dai tipici sapori bergamaschi, mentre “Da Mimmo”, sito in un antico palazzo, si presenta come una raffinata trattoria, ed infine “Al Donizetti” è un'enoteca con cucina.

Sarà certamente un interessante incontro fra due cucine così diverse, ma unite da profondi legami, come la posizione prealpina simile dei rispettivi territori e, come abbiamo visto, alcune vicende storiche comuni.

Gianluigi Pagano

venerdì 11 febbraio 2022

Eurosostenibilità : ENERGIA RINNOVABILE NECESSE EST – L’intervento di Elisa Elettroimpianti srl di Crocetta del Montello


I giornalisti e i comunicatori della rete Borghi d’Europa hanno inserito l’azienda Elisa Elettroimpianti di Crocetta del Montello (TV), nel progetto Eurosostenibilità, per il settore la sostenibilità energetica.Giuliano Sartor, nume tutelare dell’azienda, ci spiega : “ Operiamo nell’area degli Impianti elettrici, radiotelevisivi ed elettronici in genere, di antenne e di impianti di protezione da scariche atmosferiche , nel settore dell’automazione. Interveniamo nel settore riparazione e installazione di impianti di distribuzione di energia elettrica.”L’azienda è attenta a tutte le innovazioni tecnologiche e segue un percorso di aggiornamento professionale continuo.“ Questo ci ha permesso – continua Sartor-, di avere un atteggiamento naturale di curiosità e disponibilità intellettuale, che ci predispone a recepire anche tutto ciò che riguarda le normative, soprattutto a livello di sicurezza.”

Quando, soprattutto durante l’Amministrazione Obama si iniziò a parlare di green economy e soprattutto di energie rinnovabili, sembrava di parlare di un futuro fantascientifico di là da venire. Invece in pochi anni si è iniziato ad investire seriamente in questo campo. Dapprima un po’ timidamente per quanto riguarda l’Italia, che si dedicò quasi esclusivamente alla produzione di energia eolica, anche per mancanza di adeguati stimoli finanziari, ma in questi ultimi anni i progressi sono stati continui e diventeranno sempre più travolgenti per merito del Piano per la Ripresa dell’Europa (NextGenerationEU).Negli ultimi anni tuttavia, accanto all’energia eolica, si sono sempre più rafforzate la produzione fotovoltaica di energia e quella da biomasse/biogas, oltre naturalmente a quelle tradizionali: idroelettrica e geotermica, nonché, ovviamente a quella derivata da fonti fossili, in netto calo. Stando all’ultimo aggiornamento disponibile (pubblicato il 26 luglio 2021 da Terna), nel mese di giugno l’Italia ha attinto per il 42% del totale a fonti di energia rinnovabile. Un dato interessante ed incoraggiante se si pensa che la quota di rinnovabili sul totale si attestava al 37% in aprile, al 33% a febbraio e al 30% a novembre 2020.Una crescita continua, quindi, sin dall’autunno del 2020, periodo in cui l’energia pulita aveva invece accusato una riduzione del proprio contributo sul totale.Sempre dai dati Terna le percentuali di produzione dell’energia, suddivise per tipologia hanno riportato le seguenti variazioni sono le seguenti:

Variazioni fonti di energia (giugno 2021 vs giugno 2020) Produzione netta: +1,5Eolica: – 37,8 Idrica: +2,3 Geotermica: +3,2Termica: +4,8 Fotovoltaica: +5,7

La tendenza è dunque fortemente favorevole allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, che portano enormi vantaggi: innanzi tutto sono inesauribili, inoltre sono sostenibili, a differenza delle le cosiddette “fonti fossili”, come il carbone, la cui combustione rilascia anidride carbonica ed altri “gas serra”, che contribuiscono ad aumentare la temperatura della Terra, e quindi il surriscaldamento globale.Quest’ultimo, che provoca lo scioglimento dei ghiacci e la desertificazione di aree sempre più vaste, mette a rischio molti territori e la stessa sopravvivenza di piante e animali, danneggiando in modo pesante anche l’uomo. Le linee guida tracciate a livello internazionale ribadiscono come l’unica soluzione percorribile sia un ripensamento radicale del nostro modello di sviluppo. Nella produzione di energia, è fondamentale muoversi verso sistemi di produzione e di consumo che portino a una crescente riduzione dei combustibili fossili, a un uso sempre più efficiente dell’energia e a un impiego sempre più massiccio delle fonti rinnovabili. Questa “transizione energetica” è una strada obbligata, ma non è certo facile.Nonostante il loro impiego crescente, oggi le fonti rinnovabili non sono in grado di soddisfare da sole la richiesta di energia necessaria per la vita quotidiana di una città o di un Paese. Ancora non abbiamo soluzioni tecnologiche che permettano di accumulare energia su vasta scala, ad esempio per conservare l’energia fotovoltaica prodotta di giorno e usarla di notte per illuminare un’intera città o alimentare un ospedale, ma vi stiamo lavorando seriamente. E’ questo infatti l’impegno che dobbiamo prendere per lasciare un mondo migliore ai nostri figli.

Gianluigi Pagano

giovedì 10 febbraio 2022

ABBINAMENTI VINO-CIBO: IL LUGANA DOC 2016 BIO DI PASINI SAN GIOVANNI

 Milano, 9 Febbraio 2022- Riprendono le degustazioni mirate dell’Italia del Gusto, volte a far risaltare le peculiarità di territori dove la viticoltura è un fiore all’occhiello.

Questa volta si torna nella riviera bresciana del Lago di Garda, per parlare del Lugana Doc Bio 2016 di Pasini San Giovanni,un’azienda agricola a conduzione familiare (giunta alla terza generazione), che dal 2009 si è dotata di un impianto fotovoltaico per produrre l’energia in proprio e valutare l’impronta cabonica nell’intero processo produttivo, al fine di raggiungere un ottimo livello di sostenibilità.

Il grande impegno della Cantina Pasini per avere vini buoni da una terra buona (in una zona a cavallo tra la Valtènesi e il Lugana) si è concretizzato nel 2014, anno di conversione ufficiale in azienda agricola biologica. Va inoltre ricordato, che Pasini San Giovanni fa parte della Fivi ed è associata al Consorzio della Valtènesi e a quello del Lugana.

Il Lugana Doc 2016 Bio ha rivelato una bella evoluzione e struttura, quindi non più un vino da semplice aperitivo, come per le annate più giovani.

Un vino bianco con un bellissimo colore dorato, al naso molto intenso e complesso, con note di agrumi e frutta esotica, miele e spezie dolci e al palato abbastanza morbido e con una bella beva.

Italia del Gusto lo ha provato prima con un risotto al pomodoro e mozzarella di bufala, dove è emersa la sapidità di questo vino, poi con un ottimo spaghetto alla carbonara, un abbinamento assolutamente riuscito per via della struttura ed evoluzione che ha raggiunto il Lugana!

 



 

mercoledì 26 gennaio 2022

I Mulini del Gusto e le Vie della Pizza : l'Hotel Ristorante Pizzeria La Svolta a Chiuro





Nell'aprile del 2019 la rete Borghi d'Europa presentava nella sede del Parlamento Europeo a Milano, il progetto per la creazione di dodici Percorsi Internazionali, iniziative di informazione

del progetto 'L'Europa delle Scienze e della Cultura' (Patrocinato dalla IAI,Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica) e da ESOF2020 ,Trieste Città europea della Scienza).

Fra questi il Percorso I Mulini del Gusto e le Vie della Pizza.

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno individuato la l'Hotel Ristorante Pizzeria la Svolta a Castionetto di Chiuro, in Valtellina, come 'luogo del desiderio' da inserire nell'itinerario internazionale ( visita in incognito del 13 agosto 2018). Una successiva visita nel corso del 2021 confermava questa scelta, che viene oggi comunicata ufficialmente nella campagna rivolta ad informare chi informa.



La Bottega dei Ricordi

L'Hotel Ristorante La Svolta a Chiuro,in Valtellina

Giungere in Valtellina e 'salire' in quel di Castionetto di Chiuro, all'hotel ristorante pizzeria la Svolta,lo diciamo subito,è stata una avventura del tutto piacevole.
Da anni andiamo dicendo che il talento degli esercenti si esprime al meglio, quando si offre una ospitalità autentica, libera da tutti quegli orpelli che talvolta la rendono fastidiosa e 'pesante'.
Omar ha già una esperienza in questo settore : è giunto qui con la madre, si sono tirati su le maniche, hanno trasformato il luogo in un'oasi di pace, tranquillità e buon gusto.
Così la rete internazionale Borghi d'Europa ha voluto premiare gli sforzi e l'impegno, inserendo il ristorante
nelle 'tappe' del buon gusto in Valtellina.
"L’albergo 
dispone di 11 camere, luminose e confortevoli, tutte dotate di bagno privato, doccia e collegamento internet wi-fi-ci fracconta Omar-.
E’ presente un ampio parcheggio privato a disposizione gratuita degli ospiti.Durante il soggiorno presso di noi avrete la possibilità di scoprire le eccellenze della tradizione enogastronomia valtellinese e di assaporare la genuinità dei piatti tipici locale nel nostro 
Ristorante, curato direttamente dalla famiglia
L’ambiente semplice e accogliente e l’attenzione al cliente della nostra conduzione familiare vi faranno sentire a casa vostra."

Ai fornelli c’è
 Omar, il proprietario, che prestando attenzione alla scelta delle materie prime, ha puntato fin da subito sulla qualità al giusto prezzo, proponendo alla sua clientela numerose alternative di menu.Accanto ad una grande e sfiziosa varietà di pizze cotte in forno a legna, escono dalla cucina i piatti della tradizione locale, preparati con cura ed originalità.La carta dei vini affianca ai D.O.C.G valtellinesi altre interessanti etichette regionali.
Naturalmente tra le scelte enoiche non potevano mancare i vini della Cantina Nera e dell'azienda agricola Caven, che ci ha fatto conoscere il locale.
Il buon giornalista raccoglie le indicazioni, visita per conto proprio il ristorante, paga il conto e poi scrive o trasmette.
Detto,fatto!




https://youtu.be/_dmJ1m_6P3Q