sabato 24 marzo 2018

LIVEWINE 2018

Naturalmente orchestrata con sapienza la kermesse LIVEWINE torna al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Ampi e altissimi gli spazi bianchi che accolgono in un riverbero di Luce solare i banchi degli oltre 150 VITICULTORI provenienti da tutta Italia, dalla Francia, Spagna, Austria, Slovenia e un Vignaiolo anche dalla Grecia.
Luce Naturale finalmente, per apprezzare esattamente i colori nobili dei Bianchi maturati sulle fecce: dal paglierino all’arancio, e i brillanti e naturali Rossi dalla porpora al Granato.
Da sabato 3 marzo al successivo lunedì la manifestazione, in collaborazione con AIS Lombardia e Vini di Vignaioli, ha accolto incontri e degustazioni guidate, ha dato l’opportunità ad innumerevoli avventori di poter acquistare direttamente da Vignaioli, a prezzi di cantina. Anche le offerte alimentari in sintonia con i Vini proposti: piccole produzioni artigianali.
Merita menzione il focus dedicato a “EFFERVESCENZE” ultimo lavoro di Massimo Zanichelli (foto 1) edito da Bietti, viaggio fra le produzioni Italiane più autentiche dei Rifermentati in Bottiglia.
Ben supportati dall’abile Romina Cattaneo, che coordina e comunica l’evento Livewine, abbiamo incontrato Santino Lucà (foto2) Uomo del Greco di Bianco che ci ha sorpreso questa volta col MANTONICO, anch’esso passito e ben custodito nell’inconfondibile bottiglia con la pancia. Ottimo accompagnato con i mustacciuoli.
Da Greco a Noto, attraversiamo lo Stretto… per incontrare Federica e Marilina dell’omonima Cantina. Area di grande valore paesaggistico, le due sorelle conducono la Cantina nell’assoluto rispetto della natura del luogo, e della produzione vitivinicola. Le produzioni rientrano nelle DOC ELORO e NOTO, vini esclusivi e spiccata identità territoriale. (foto 2)
Vicino di banco FRANCESCO FENECH, fra i limoni di Salina ci serve la sua MALVASIA di LIPARI, notevole all’assaggio. (foto3)
Francesca della CASA di BAAL ci presenta la sua ottima produzione nel Cilento. Vera Azienda Agricola Familiare a Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno, produce vini biologici dal 2006 oltre all’ottimo Olio a marchio L’Oliveto, cultivar: Rotondella, Frantoio e Leccino. Francesca con orgoglio ci versa l’ultimo nato, frizzante bianco secco, sui lieviti “La Mossa” di estrema piacevolezza, fresco e aromatico 70% Fiano e 30% Moscato, buono ovunque e a tavola per l’antipasto. Notevole anche il Fiano, vino di punta fra i bianchi fermi, ma a voi la scoperta anche delle altre bottiglie, l’Aglianico e il Metodo Classico e gli Uvaggi di Bianco e Rosso di BAAL, che assortimento per un’azienda familiare! (foto3)
Tutti a dosaggio zero gli Chardonnay e Pinot Nero di Alessandra Divella (foto8), microvinificazioni spontanee che affinano in cemento, barriques e tonneau, sui lieviti dai 2 ai 5 anni. La Cantina si trova a Gussago in Franciacorta. I suoi Vini li abbiamo apprezzati per il loro minimalismo ricco e sorprendente.
Grande Persona Guillaume Boussens Vigneron d’Altitude, i suoi Vini rossi prodotti in Hautes CORBIÈRES sono di eleganza sopraffina, caldi e minerali con “inconfondibile Pepe Bianco”, resina, sottobosco e tabacco di pipa. Complessità olfattiva e corrispondenza al palato. Abbiamo assaggiato il “CUVÉE JACQUES 2012” un fuoriclasse. (foto4)
Rimanendo in Francia segnaliamo con piacere gli Champagne LEGRET&FILS di Alain.(foto5)
Ed infine l’IRPINIA nobile Terroir italiano.
Dell’Azienda IL CANCELLIERE abbiamo incontrato Claudio Panetta, ottimo Aglianico nelle versioni Irpinia Doc: GIOVIANO e Taurasi Docg: NERO NE.
Suo amico e Grande Interprete del Greco, Angelo dell’omonima Cantina. Siamo a Tufo dove cresce il Vitigno più antico dell’Irpinia, e siamo sopra le antiche miniere di zolfo.
Che dire, tutta la vinificazione e approntata con metodi tradizionali e naturali, nessuna forzatura.
A voi l’assaggio di due grandi produzioni Irpine.(foto 6/7)
Gianpaolo Finizio


1  Massimo Zanichelli   “ Effervescenze"


2  Cantina Marilina e LUCA’   

3  Francesca CASA di BAAL


4  Guillaume Boussens   DOMAINE de DERNACUEILETTE


5  Alain   LEGRET&FILS  

6  Claudio Panetta IL CANCELLIERE  


7  Angelo  DELL'ANGELO

8  Alessandra DIVELLA      


venerdì 9 marzo 2018

BORGHI D’EUROPA ALL’IMPERDIBILE APPUNTAMENTO DI LIVEWINE 2018

Si è svolto dal 3 al 5 marzo c.m. al Palazzo del Ghiaccio di Milano
Milano, 9 Marzo 2018- Il Salone Internazionale del Vino Artigianale Livewine, si è svolto dal 3 al 5 marzo c.m. presso il Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi a Milano, riscuotendo anche per questa edizione 2018 un grosso successo da parte del popolo degli enonauti e dei professionisti del settore, tra i quali sono compresi i comunicatori di Borghi d’Europa.
Per 3 giorni, gli oltre 150 produttori presenti hanno avuto la necessaria visibilità per parlare del loro modo sano e sostenibile di lavorare in vigna, sia attraverso i normali banchi d’assaggio, che con seminari e degustazioni specifiche guidate, grazie alla bravura dei sommelier di Ais Lombardia. Il pubblico, che ha raggiunto le 4 mila presenze nei 3 giorni del Salone, ha potuto anche fare assaggi e acquisti di prodotti tipici e di etichette significative.
Numerose cantine estere  hanno aderito alla grande kermesse di Livewine 2018( circa il 25% del totale!): in particolare i comunicatori di Borghi d’Europa hanno apprezzato alcune etichette francesi, austriache, slovene e spagnole, oltre al solito giro per i differenti terroir del Belpaese.
Tutti i vini artigianali assaggiati esprimono appieno il carattere, la personalità e l’amore per l’ambiente pedoclimatico della persona che lavora in vigna e in cantina in maniera naturale e sana.

lunedì 22 gennaio 2018

L’ITALIA DEL GUSTO INIZIA IL 2018 A MILANO PARTECIPANDO A DUE GROSSI EVENTI

L’Italia del Gusto vanta un’esperienza più che ventennale nel raccontare e comunicare suis generis le realtà d’eccellenza della filiera agroalimentare del nostro Belpaese e ha saputo trasmettere questi valori “giornalistici” anche all’estero, attraverso la creazione nel 2009 dell’Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto, che si ispira al “fare rete” del Consiglio d’Europa.
Parlando di eventi del gusto importanti, questo 2018 è iniziato alla grande, specialmente a Milano, dove l’Italia del Gusto opera alacremente con la redazione della sua testata web Borghi d’Europa, che ha partecipato prima al grande banco d’assaggio targato Ais Milano, come sempre all’Hotel Westin , focalizzato verso i vini dell’Abruzzo, poi alla presentazione alla stampa della settima edizione di Olio Officina Festival, ideato e diretto da Luigi Caricato, ricavandone spunti molto interessanti.
L’Abruzzo, regione vitivinicola importante e ben conosciuta da Borghi d’Europa, sin dall’anno di Expo 2015 (dove fece nel Chietino una campagna d’informazione sul vino e le tipicità alimentari), ha confermato lo spessore dei propri vini, specialmente nel Pecorino per i bianchi e come rosso il Montepulciano.
Un bianco molto intrigante e unico,  è stato il blend MILLESIMATO IGP COLLINE TEATINE BIANCO, formato da uve di Pecorino, Falanghina e Trebbiano, proposto dall’Azienda Nicola di Sipio di Ripa Teatina (Ch), assieme al Montepulciano di Gioia del Sole, sempre di Ripa Teatina, che produce anche ottimo olio, un Leccino Gentile.
Notevoli anche i vini della Cantina di Ortona (Ch), di Torre Zambra di Villamagna (Ch), dell’Azienda Agricola Olivastri Tommaso di San Vito Chietino, quelli della Tenuta Pescarina, posseduta dalla famiglia Cerulli Irelli dalla fine dell’800, ed infine i vini della Cantina Barone Cornacchia di Torano Nuovo, nel Teramano.
Per quanto riguarda invece Olio Officina Festival, che si terrà al Palazzo delle Stelline a Milano dall’1 al 3 febbraio p.v. , durante la conferenza stampa di presentazione Luigi Caricato ha rimarcato quanto l’olio sia un elemento cardine della cultura culinaria italica, che trae importanza sin dalla pianta e dalla terra.
Proprio per questo il tema portante delle settima edizione di Olio e Officina Festival è “Io sono un Albero”, dove l’albero è vita.
Nell’arco dei tre giorni della manifestazione ci saranno circa 60 oli in degustazione e naturalmente Borghi d’Europa non mancherà di esserci.

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mercoledì 18 ottobre 2017

LE VIE DEL CAFFE' : IL CAFFE’ DEL FUTURO SI CHIAMA MOKAITALIA

Uno dei più interessanti stand di Host, la Fiera di Milano dedicata all’Horeca, è senza dubbio quello di FUTURBAR GREEN, una rassegna delle innovazioni rispettose dell’ambiente nel comparto Bar e Ristoranti. All’interno di questo stand collettivo, l’espositore più importante è senza dubbio CAMST, con il suo prototipo di Ristorante innovativo “Gustavo”, ma certamente quello che attira di più i visitatori è il desk di MOKAITALIA, con i suoi aromatici caffè, serviti in originali tazzine di biscotto.
L’azienda Mokaitalia anche in questa occasione ha infatti mostrato la sua grande capacità nella ricerca e nella selezione di prodotti di qualità (è anche Broker di una piantagione Monorogine Colombiana per il commercio del caffè crudo, di altissima qualità Arabica che sorge a 1500 sl/m) e si occupa di tutte le fasi dalla raccolta all’importazione del crudo, dal porto di Cartagena ai porti di Trieste, Genova, Napoli. Seguono le operazioni di tostatura e di miscelazione, per la produzione di caffè, che viene proposto in grani, macinato o in capsule, compatibili con tutte le principali macchine da caffè espresso. Infine l’Azienda propone originali macchine da caffè monouso a cialde, che possono essere usate anche in auto.
Mokaitalia si propone dunque come un perfetto esempio di quel rinnovato impegno da parte di tante Aziende Italiane alla ricerca della qualità nel mondo del caffè che ci auguriamo possa in breve tempo permettere all’Espresso Italiano di conquistare il riconoscimento Unesco quale Patrimonio dell’Umanità.

Moka Italia.
Zona Industriale La Bruca
87029 Scalea (CS)
0985 42379
info@mokaitalia.it
Gianluigi Pagano
 

giovedì 28 settembre 2017

Multi Rail : gli specialisti del catering ferroviario

Il progetto di informazione Percorsi d’Europa è promosso dalla rete internazionale
Borghi d’Europa, al fine di far conoscere e valorizzare i territori segnati da storia,
cultura e imprenditorialità.
Uno dei temi sviluppati nelle Terre del Piave riguarda le Ferrovie Dimenticate.
Borghi d’Europa da anni valorizza a livello giornalistico i nuclei tematici delle Ferrovie Dimenticate, ovvero quel patrimonio storico e culturale rappresentato dai vecchi tratti ferroviari dismessi, situati vicino a Borghi splendidi, dove spesso sorgono locande ed
osterie di sublime qualità.

Ma il territorio esprime anche presenze aziendali di ottimo profilo qualitativo, che operano
nel settore ferroviario. La speciale unità di informazione di Milano segnala e promuove
queste presenze,in occasione dell’Expo Ferroviario 2017.

Conegliano e il suo hinterland sono considerate la ‘silicon walley’ dell’acciaio inox.
La Multi Rail di Codognè ha saputo ritagliarsi uno spazio di mercato assolutamente
specializzato e di nicchia.
Azienda leader nel settore catering ferroviario, realizza tutte le aree (galley, bar, ristorante,...) destinate ad assicurare, ai passeggeri del treno, il servizio di ristorazione al posto con vassoi catering, il servizio di ristorazione tradizionale nell'area ristorante, il servizio di ristorazione
in piedi tipo snack-bar e caffetteria nell'area bar.
I prodotti e le soluzioni tecniche adottate superano brillantemente tutti i problemi di
sollecitazioni dinamiche a cui vengono continuamente sottoposti le strutture del sistema
viaggiante.
Le aree bar e galley sono realizzate interamente da Multi Rail: dagli elementi strutturali del
design dell'arredamento alle apparecchiature accessorie destinate ad un servizio razionale ed efficiente.
In particolare l'area galley è costituita dal sistema cucina: conservazione, refrigerazione, preparazione e cottura degli alimenti. Seguono il lavaggio stoviglie e lo stoccaggio.
Gli spazi e i volumi sono sfruttati con razionalità al fine di garantire una agevole ed organica
facilità d'uso e movimentazione sia al cliente sia all'operatore.
Le aree sono progettate e realizzate con materiali di alta qualità che ne esaltano l'eleganza
e la funzionalità.L'area bar è costituita dal banco e da tutti gli elementi complementari.

giovedì 25 maggio 2017

TERRE DI VINI E TRADIZIONE: L’ALTO ADIGE PROTAGONISTA A MILANO

Lunedì 15 maggio 2017, presso la location dell’Hotel Westin Palace a Milano, sede dei corsi ed eventi dell’Ais Milano, si è tenuto il grande banco d’assaggio “Dalle valli alle vette: l’Alto Adige nel calice” , dove il tema dominante è stata l’altitudine de vigneti.
Il pubblico presente, formato da operatori del settore, giornalisti e appassionati enonauti è rimasto ampiamente soddisfatto: erano presenti in degustazione 50 etichette dei vini più rappresentativi del territorio Altoatesino, sia bianchi freschi e profumati, che rossi eleganti e più strutturati.
La zona vinicola dell’Alto Adige è molto piccola e circoscritta: vengono coltivate 20 uve in circa 5400 ettari di terreni situati trai 200 e i 1000 m s.l.m. , tra le quali spiccano Pinot Grigio, Muller Thurgau, Kerner, Gewurztraminer, Pinot Nero e Schiava.
La redazione dell’Italia del Gusto ha partecipato al banco d’assaggio e soprattutto al seminario d’approfondimento, riservato a stampa e media, sui vigneti altoatesini, condotto dal giornalista e docente di Enologia Pierluigi Gorgoni, con la presenza di tre produttori altoatesini.
In questo seminario, molto utile per comprendere l’unicità del territorio dell’Alto Adige, sono stati assaggiati il Pinot Bianco Sirmian 2015 della Cantina Nals Magreid, il Muller Thurgau Graun 2015 della Cantina Kurtatsch, il Kerner Valle Isarco Aristos 2016 della Cantina Valle Isarco, il Gewurztraminer Vom Lehm 2015 di Castelfeder, la Schiava Gschleier Vecchie Vigne 2015 di Girlan e il Pinot Nero Scweizer 2014 di Franz Haas: tutti vini che al palato hanno suscitato emozioni, diverse fra loro come le diverse altutidini dei vigneti!


giovedì 13 ottobre 2016

BORGHI D’EUROPA: LE ATTIVITA’ DELL’AUSTRIA ITALIA CLUB DI MILANO



Milano, 11 Ottobre 2016- In vista della grande manifestazione “Borghi d’Europa: Gli
Inediti del Buon e Bello Vivere” , in programma nella Bassa Padovana, nel Basso
Veronese e in Polesine dall’1 al 4 dicembre p.v. e che metterà a confronto i progetti e
le iniziative di informazione di oltre 10 Paesi e Regioni Europee e 10 Regioni Italiane, la
Redazione di Milano della testata online Borghi d’Europa, sta realizzando alcune visite ad
enti, associazioni e istituzioni europee che operano a Milano per capire e
conoscere le modalità di promozione dei loro territori.
Parliamo dell’Austria Italia Club con sede in via Palestro a Milano: è stata intervistata la
vicepresidente dell’Associazione, Eva Strauss Gamba, che ha raccontato che il Club è
stato fondato nel 1949 col nome “Associazione Austriaci a Milano” e solo
successivamente ha mutato la sua denominazione, poiché vi erano molti italiani associati
appassionati della storia e cultura austriaca. La mission del Club è infatti quella di
creare un forte legame tra la cultura italiana e quella austriaca (ci sono stati molti
matrimoni misti Austria-Italia).
Nella sede di Via Palestro vengono organizzate conferenze, concerti, tavole rotonde e
visite guidate a Milano e dintorni, oltre a speciali gite di 2 giorni in Alto Adige (o dove è
comunque presente una marcata atmosfera austriaca). Nell’Austria Italia Club
vengono anche proposte manifestazioni e serate sociali, dove vengono preparati piatti
tipici austriaci e vengono tenuti per i soci anche corsi di lingua tedesca, corsi di
pittura e una volta l’anno anche un grande ballo viennese (sempre a Milano), con orchestra viennese e uno chef viennese per la cena di gala : nella serata debuttano ragazzi e ragazze, come nella vecchia tradizione dei balli viennesi.
Riuscire oggigiorno a mantenere vive le tradizioni di una nazione e diffonderle nel nostro Paese, al fine di informare e creare sinergie non è assolutamente facile ed è sicuramente encomiabile: le attività svolte dall’Austria Italia Club di Milano vanno in questa direzione!